Lunedì, 07 Settembre 2015 16:59

Ministero Salute Roma LungotevereIl Ministero della Salute vara l’Atto di indirizzo 2016. Rispondere alle aspettative dei cittadini contro l’opinione ‘diffusa’ che nel SSN ‘si annidino importanti sprechi economici’.
Nel provvedimento sono dettagliate le scelte strategiche della politica sanitaria del prossimo triennio, che andranno a incidere anche sulla macroarea “Promozione della salute pubblica veterinaria e della sicurezza degli alimenti”.

Sicurezza degli alimenti e nutrizione -Nel 2016 si darà attuazione a quanto stabilito e programmato nel Piano Nazionale Integrato dei Controlli (PNI) all’interno di quanto previsto dal Piano pluriennale 2015-2018.
Per quanto riguarda, poi, l’ambito dei prodotti di origine animale proseguiranno le verifiche delle attività regionali, con focus sull’igiene dei molluschi. Inoltre particolare attenzione verrà posta all’approfondimento degli aspetti di flessibilità previsti dal pacchetto igiene applicabili ai metodi e ai prodotti tradizionali, nonché ai piccoli stabilimenti. Continuerà l’attività di prevenzione delle intossicazioni da alimenti di origine vegetale, con particolare riferimento ai funghi attraverso il rafforzamento dei rapporti e lo scambio di informazioni con la rete tra le strutture per le intossicazioni da funghi, i centri antiveleni (CAV) in particolare, che operano sul territorio nazionale. Sempre sugli alimenti di origine vegetale, al fine di promuovere, nei confronti delle Regioni, una più attenta e puntuale gestione dei dati sui controlli ufficiali ed autocontrolli, si proseguirà nel monitoraggio di quanto disposto dall’ accordo quadro quinquennale (2014-2018) con le Regioni.

Proprio nel 2016 entrerà in vigore il  Reg. (UE) 609/2013, che modifica la precedente normativa relativa ai prodotti definiti dietetici e di quelli destinati alla prima infanzia. Tale novità normativa determinerà un cambio “epocale” per tali prodotti. Infatti, alcune categorie, come quelle ad. es. dei prodotti senza glutine, diventeranno alimenti di uso corrente. Per tale motivo si ritiene necessario iniziare un ciclo di attività formative dirette al personale preposto ai controlli ufficiali del SSN a livello regionale e locale, nonché di quello del Ministero della salute, per fornire l’aggiornamento legislativo e il supporto nella gestione di questi prodotti.

Con riguardo alla valorizzazione delle esportazioni e degli scambi intracomunitari di prodotti alimentari italiani, si continuerà ad assicurare ai Paesi di destinazione, mediante adeguata compilazione delle certificazioni sanitarie, ove previste da accordi o richieste dal Paese terzo, la loro sicurezza sia rispetto alla tutela della salute dei consumatori, sia rispetto alla prevenzione della diffusione delle malattie infettive zootecniche.
Si procederà inoltre, in collaborazione con il MISE, a favorire la stipula di nuovi accordi con i Paesi terzi al fine di allargare i mercati esteri per le aziende alimentari italiane con la previsione di percorsi definiti per l’abilitazione degli stabilimenti produttivi, di modelli per le certificazioni sanitarie di procedure definite da seguire per poter esportare alimenti.
Continuerà, anche nel 2016, l’utilizzo di indicatori per la valutazione dei controlli ufficiali nell’ambito delle valutazioni effettuate dal Comitato LEA, e a proseguire il percorso di affiancamento previsto dalle procedure previste dai piani di rientro per le Regioni in cui sono state evidenziate gravi inefficienze.

Al fine di adempiere agli obblighi di appartenenza all’Unione Europea, proseguirà l’attività di implementazione del sistema di audit nazionale d’intesa con le Regioni, avvalendosi, in particolare, del “tavolo tecnico di coordinamento” composto da rappresentanti regionali e ministeriali istituito per tale finalità con l’accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 (n. rep. 46/CSR)9. Inoltre nel 2016 verrà analizzato lo stato di applicazione dello “standard per il funzionamento e miglioramento delle attività di controllo ufficiale”, previsto dal citato accordo, da parte del Ministero, delle Regioni e delle ASL.

Sanità pubblica veterinaria – In materia di sanità pubblica veterinaria, al fine di uniformare gli interventi nel territorio sulle malattie a forte impatto sulle economie nazionali sarà necessario attuare i piani per il
controllo e per l’eradicazione delle malattie infettive animali e delle zoonosi, predisponendo nell’anno 2016 azioni più incisive sul territorio nazionale. In particolare, sia per la tutela del patrimonio suinicolo nazionale che per favorire ulteriormente l’export verso Paesi Terzi delle nostre produzioni tipiche a base di carni suine, proseguiranno le attività straordinarie di eradicazione della Peste suina africana in Sardegna. Per quanto
riguarda la malattia vescicolare del suino, continuerà l’attività svolta nel corso del 2015 di concerto con il Centro nazionale di referenza presso l’IZS di Brescia per poter giungere all’accreditamento delle ultime due regioni che ancora presentano focolai di questa malattia: Campania e Calabria.

Di rilievo per l’anno 2016 sarà la prosecuzione del programma di Audits, in convenzione con l’ISS, dei laboratori, concernente la gestione della biosicurezza con particolare riferimento a quelli che detengono o manipolano agenti biologici o tossine comprese nella ex-lista “A” dell’O.I.E.
Relativamente alla febbre catarrale degli ovini, cosiddetta Blue Tongue, proseguiranno le attività di sorveglianza e di eradicazione, ivi compresa l’effettuazione di una vaccinazione di massa di tutta la popolazione sensibile insistente nelle aree soggette a restrizione per i sierotipi circolanti.
Per quanto attiene le TSE, oltre alla gestione delle correnti attività di sorveglianza, l’attività sarà incentrata sulla predisposizione delle linee guida e sulla formazione del personale destinato ad intervenire sulla rimozione degli MSR – materiali specifici a rischio – secondo le nuove liste derivate dagli aggiornamenti della normativa comunitaria e, soprattutto, sarà l’anno di entrata in vigore del decreto ministeriale riguardante il piano nazionale di selezione genetica per la resistenza alla scrapie classica degli ovini, che richiederà un notevole sforzo ed impegno di risorse in fase applicativa.

Al fine di uniformare gli interventi nel territorio sulle malattie a forte impatto sulle economie nazionali ed extra-nazionali, sarà necessario attuare i piani di sorveglianza ed eradicazione nonché i piani di emergenza con i relativi manuali operativi conformi alle norme comunitarie e internazionali, per poi integrare detti manuali con le prescrizioni inerenti la tutela del benessere degli animali eventualmente da abbattere nei focolai

Farmaco Veterinario– Nel settore concernente il medicinale veterinario proseguiranno le attività di supporto per assicurare un efficace ed efficientesistema di farmacosorveglianza, attraverso l’implementazione della tracciabilità volta al maggiore controllo delle fasi della produzione, distribuzione e somministrazione del medicinale veterinario e sarà avviata la fase sperimentale della prescrizione veterinaria informatizzata. Si prevede, inoltre, di continuare il monitoraggio sull’antibiotico resistenza dei medicinali veterinari e si provvederà al controllo delle attività di produzione dei medicinali veterinari, con l’obiettivo di rispettare il programma annuale delle ispezioni NBF.

Benessere animale– Continuerà il processo di miglioramento dei controlli sul benessere animale sia in allevamento che durante il trasporto implementando l’efficienza del sistema di informatizzazione e del sistema di rendicontazione, in accordo con quanto stabilito nel Piano nazionale sul benessere animale. Inoltre, la fase di ricognizione prevista dal Progetto di verifica avviato nel 2014 e finalizzato all’accertamento del grado di adempimento alla normativa vigente degli allevamenti suini nazionali sarà conclusa con l’elaborazione dei risultati e l’ottenimento di un quadro statisticamente rappresentativo della realtà italiana.
Tali informazioni verranno poi utilizzate per una classificazione degli allevamenti suinicoli in base al “rischio benessere” oltre che al rischio sanitario (adempimenti alle previsioni in materia di anagrafe degli animali, situazione epidemiologica, quantitativo di medicinali veterinari impiegati in allevamento).
Per i polli da carne (broilers), a seguito della pubblicazione del D.M. 4 febbraio 2013, attuativo del d.lgs. n. 181/2010 (recante a sua volta attuazione della direttiva 2007/43/CE, che stabilisce norme minime per la protezione di polli allevati per la produzione di carne), verrà realizzata e verificata nel corso del 2016 l’efficienza del sistema di monitoraggio al macello delle condizioni di benessere tramite l’individuazione di alcune tipologie di lesioni.

Valutazione del rischio nella catena alimentare– Per l’anno 2016, al fine di migliorare il sistema di valutazione del rischio della catena alimentare, appare necessaria l’ottimizzazione dell’attività di collaborazione con l’Autorità europea e l’integrazione dei rispettivi sistemi di valutazione del rischio attraverso:
– un migliore raccordo e coordinamento degli scienziati italiani che fanno parte dei panels scientifici, dei gruppi di lavoro e dei networks, istituiti presso detta Autorità;
– la predisposizione di un programma di lavoro sulla valutazione dei rischi per il triennio 2016-2018 ai fini di una sua condivisione con l’EFSA con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni e massimizzare l’uso delle risorse umane e materiali;
– il supporto alle istituzioni scientifiche italiane che collaborano con EFSA ai sensi dell’articolo 36 del Regolamento del Parlamento e del Consiglio Europeo n. 178/2002, con la finalità di aumentare la loro partecipazione a grants e procurements promossi dalla stessa Autorità europea;
– la divulgazione delle metodologie aggiornate di valutazione del rischio della catena alimentare adottate da EFSA, al fine di fornire una solida base scientifica ad Istituzioni, Organismi ed Enti nazionali competenti nella valutazione del rischio;
– l’elaborazione di misure idonee per la tutela degli interessi dei consumatori fornendo loro i principi base per una scelta consapevole.

Atto di indirizzo 2016 del Ministero della Salute, link al testo integrale

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