Lo sforzo più ambizioso mai tentato nel ricostruire la storia genetica di Fido rivela l’origine di poco meno della metà delle razze canine esistenti. I cani furono inizialmente selezionati in base alla loro abilità nell’aiutarci – per esempio a cacciare, o a governare il bestiame – e solo in tempi più recenti, per privilegiare alcune caratteristiche fisiche, come rivela uno studio pubblicato su Cell Reports.

Un gruppo di ricercatori del National Human Genome Research Institute di Bethesda, nel Maryland (USA), ha esaminato il DNA di 1.346 cani per ricostruire una mappa dettagliata delle relazioni tra le varie razze canine: un albero genealogico che include più di 160 varietà, tra le 350 circa attualmente note.

Conoscenza approfondita. Dopo la domesticazione iniziale di questi animali (tra i 30 mila e i 15 mila anni fa), l’uomo iniziò a capire quali fossero i migliori cani da guardia, quelli più adatti a guidare il bestiame, i migliori nella caccia o nel focolare domestico, quelli più inclini ad essere coccolati o quelli con il pelo più caldo.

Facciamo ordine. Quasi tutti i genomi analizzati ricadono in 23 cladi, gruppi con simili tratti genetici e funzioni. Per esempio, boxer, bulldog, e Boston terrier -selezionati in base alla forza – appartengono allo stesso clade, mentre setter, spaniel e Retriever a un altro. Tuttavia, cani apparentemente simili come quelli da pastore mostrano profili genetici anche molto diversi: la loro selezione avvenne, cioè, in più momenti e in luoghi differenti (in effetti, governare una mandria di bisonti non è uguale a guidare un gregge di pecore).

Le diverse varietà di cani, suddivise per cladi (per ciascun gruppo, un colore). Clicca sull’immagine per ingrandirla. | H. G.Parker et. al. Cell Reports 19 (25 April 2017) © Elsevier Inc

A che serve? Anche se la selezione delle razze canine così come le conosciamo è avvenuta solo negli ultimi 200 anni (in base alle loro caratteristiche fisiche) conoscere la macro-provenienza di ciascuna può aiutare a comprendere meglio la prevalenza di alcune malattie genetiche nelle diverse varietà.

Il cane che scoprì l’America. La ricerca ha rivelato inoltre una curiosità storica: alcuni moderni cani americani potrebbero discendere da quadrupedi che arrivarono nel continente migliaia di anni prima di Cristoforo Colombo, attraversando la Beringia tra Siberia e Alaska. Varietà senza pelo, come il cane nudo messicano o Xoloitzcuintle potrebbero discendere da questo antico migrante a quattro zampe.

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