VEDANO AL LAMBRO – A seconda del carattere e dell’indole è uno degli appuntamenti più amati (o più odiati) dal nostro cane. No, non stiamo parlando della visita dal veterinario ma dell’appuntamento dal toelettatore: non un semplice appuntamento estetico, ma prima di tutto un appuntamento igienico per il benessere dell’animale ma anche della famiglia umana che con lui vive.

Abbiamo chiesto i segreti della toelettatura ad Elisabetta, una lunga esperienza di educatrice cinofila alle spalle, e oggi questa nuova attività nel negozio di toelettatura “Arcobaleno” in via IV Novembre, angolo via Tagliamento.

“Chi non ha mai posseduto un cane non sa che cosa significa essere amato”: questa la citazione del filosofo Arthur Schopenauer che Elisabetta ha riportato sul sito del negozio.
Dove spiega “Mi sveglio felice… Sono loro, Gastone ed Eva (i suoi cani, ndr) che ogni mattina appena apro gli occhi scodinzolano pieni di gioia. Mi annusano e iniziano le operazioni di pulizia: prima gli occhi, poi le orecchie, il naso… Una spulciatina alle sopracciglia che non si sa mai! Mi preparo per andare al lavoro. Lavoro?!? Noooooo, ma il mio non è un lavoro! Il mio è un hobby, una passione… Sono fortunata, perché vado in toelettatura. Una parola che non rende l’allegria, la serenità e le emozioni che quotidianamente vivo con i miei clienti. Loro sono i miei amici! I cani… Quegli esseri meravigliosi che riempiono le mie giornate!”.

A lei allora poniamo alcune domande proprio sul rito e l’importanza della toelettatura. Chiedendo innanzitutto: Elisabetta, in che cosa consiste esattamente la toelettatura del cane?
Facciamo un passo indietro. Esistono oltre 400 razze di cani, alcuni primitivi altri invece selezionati dall’uomo per svolgere lavori o per puro vezzo. Esistono poi cani a pelo lungo e a continua crescita come per esempio i maltesi nati come predatori dei topi sulle navi o i barboni veri e propri cani da lavori. Per esempio per il maltese è importante toelettare il pelo che altrimenti diventerebbe troppo lungo rendendo impossibile il movimento. Nel caso del barbone invece una precisa tosatura che copre il petto serve per proteggere il cane, spesso in acqua, dalla polmonite. Esiste la toelettatura espositiva utilizzata appunto in occasione delle gare e delle esposizioni. Bisogna però partire da un concetto preciso: il cane deve essere sempre soggetto e non oggetto. Il suo benessere deve essere posto al centro di ogni nostra scelta. Se il pelo del cane è per natura ondulato e crespo è inutile incaponirsi per tentare di farlo diventare liscio. Ci vogliono sempre buon senso e rispetto dell’animale.

Ti vengono mai fatte richieste bizzarre?
Quella più inusuale è quella di colorare le orecchie del cane di rosa, naturalmente con gessetti non tossici. Potrebbe sembrare una richiesta bizzarra, ma se questa richiesta non crea disagi all’animale può essere esaudita. Il padrone ci ha raccontato che quando camminava per strada i bambini, ma non solo, lo fermavano riempiendo il cane di complimenti e carezze, con grande gioia del suo amico a quattro zampe che, comunque, ha sempre svolto una vita degna del cane: giocando, correndo, sporcandosi, interagendo con gli altri animali. E poi, dal toelettatore, quel vezzo che durava pochi giorni di avere le orecchie colorate. La cosa importante è non trasformare il cane in ciò che non è.

Ogni quanto bisogna lavare il cane?
Non esiste una tempistica precisa. Fino a cinquant’anni fa si diceva di non lavare troppo spesso il cane, perché all’epoca non c’erano prodotti idonei come invece ci sono oggi e che rispettano il ph dell’animale. Ogni animale ha un pelo diverso e necessita un trattamento diverso, e soprattutto non cadete mai nell’errore di pensare che il pelo del cane sia come i capelli dell’uomo. Con i prodotti attualmente in commercio il cane può essere lavato quando si vuole, anche perché rispetto al passato oggi il cane vive in un ambiente inquinato. Ci sono prodotti che non solo proteggono il ph, ma sono anche nutritivi e sgrassanti.

Tutti i cani devono essere sottoposti alla toelettatura?
Assolutamente si. Ci sono però alcune razze come quelle che hanno il manto a doppio pelo, quelli che fanno la muta per intenderci come per esempio il pastore tedesco o il bernese, al quale il pelo non va tagliato. A meno che non ci sia una precisa prescrizione da parte del veterinario per motivi di salute. Il pelo ha una funzione idrorepellente di protezione dal caldo, dal freddo e dall’umidità. Fondamentale la toelettatura nei cani con il pelo a crescita continua. La lunghezza del taglio dipende dal padrone se lo vuole tenere standard, oppure preferisce un taglio più corti e più facile da gestire. L’importante che il pelo non sia troppo corto, non va mai tagliato a raso pelle neppure d’estate perché il pelo protegge il cane, è una barriere contro il caldo e contro il freddo.

Il pelo a casa come va mantenuto?
Il cane va spazzolato tutti i giorni. Diventa anche una questione di ruolo sociale. Quando il cane è cucciolo la mamma lo prende per pulirlo e se lui si rivolta viene comunque bloccato finché la mamma non ha terminato la sua azione. È normale che nessun cucciolo ami farsi pulire. Ecco perché prima di prendere un cane è importante sapere come va gestito. Nei cani a doppio pelo è fondamentale questa azione dello spazzolamento per togliere il pelo morto e permettere all’altro di svolgere la sua funzione di protezione. Fondamentale anche in quelli con il pelo a crescita continua per evitare che, formandosi nodi, si creino anche arrossamenti ed irritazioni. È una questione di benessere del cane e del padrone. Un tempo si diceva che il cane si lavava da solo sotto la pioggia: oggi con l’inquinamento presente nelle nostre città, non è certo salutare.

E chi opta per acqua e aceto?
È importate che non raggiunga la cute, va solo messa a contatto con il pelo e serve a togliere l’odore. Non si sta comunque facendo il benessere dell’animale.

Quando bisogna portare per la prima volta il cane dal toelettatore?
La prima toelettatura va fatta entro i quattro mesi. È questo il periodo temporale entro il quale si sviluppa la fascia di socializzazione. Gli allevatori professionisti iniziano a socializzare con la spazzola a 25 giorni ed eseguono il primo bagnetto a un mese e mezzo.

Come scegliere il toelettatore?
Una domanda difficile, vale la regola che esiste nella scelta per esempio del medico o del dentista. È importante che il toelettatore sia iscritto ad associazioni di categoria, che obbligano il socio ad aver seguito un percorso formativo. Poi vale la regola del passaparola.

Perché il momento della toelettatura non è amato da tutti i cani?
Ci sono alcuni cani che, per esempio, piangono tutto il tempo. Sono animali affetti da ansia da separazione causata proprio dall’uomo. Spesso è proprio dal toelettatore che si individuano alcune problematiche fisiche o psicologiche, indirizzando il proprietario direttamente dallo specialista. Mi è capitato il caso di un cane che aveva un nodulo, ho avvisato il padrone che lo ha subito portato dal veterinario diagnosticando tempestivamente un tumore. Non siamo semplici parrucchieri per cani, anche se qualcuno ancora ci identifica così.

Qual è il consiglio che dai ai padroni?
Di prendersi cura del proprio cane, rispettandolo. Non sono bambini, anche se alcune coppie li trattano come surrogati del figlio, non sono giocattoli. Hanno precise necessità ed esigenze. E chiedono soprattutto che la propria indole venga rispettata.

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