Forse non saranno le estetiste più raffinate della savana, ma di recente alcune tartarughe sono state osservate mentre toelettavano dei facoceri in una pozza fangosa del Sudafrica.

Alcune immagini scattate di recente nel Hluhluwe-iMfolozi Park, in Sudafrica, mostrano due tartarughe della specie Pelomedusa galeata mentre ripuliscono dai parassiti un facocero (Phacochoerus africanus): si tratta di un comportamento mai osservato in precedenza. Anzi, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Herpetological Review, i casi di tartarughe che effettuano grooming (toelettatura) su altri animali sono davvero rari.

Gli autori dello studio, i coniugi Andy Jones e Michelle Leighty Jones, entrambi del Cleveland Museum of Natural History, si sono imbattuti in questo insolito comportamento durante una vacanza in Sudafrica. I due hanno visto un facocero che si immergeva nella pozza, e subito dopo due tartarughe che nuotavano verso il mammifero.

“Quando le tartarughe hanno iniziato a nuotargli attorno e a mordicchiargli la pelle abbiamo capito che stavamo assistendo a qualcosa di insolito”, racconta Andy.

Dopo essersi

immerso nell’acqua fangosa, il facocero è rimasto pazientemente in attesa che le due tartarughe completassero il “servizio”. Il mammifero non si è mosso neppure quando le tartarughe gli hanno staccato delle zecche dal muso; anzi, a un certo punto si è abbassato nell’acqua, in modo da consentire a uno dei due rettili di staccargli un grande tafano dal dorso. 

“Non riuscivo a credere a quel che vedevo, ma non avevo idea che questo comportamento fosse così poco documentato”, ricorda Jones.

Una grattatina alla schiena

Questo comportamento da parte delle tartarughe d’acqua dolce è stato osservato di rado, conferma l’erpetologo Bill Branch,del Port Elizabeth Museum, in Sudafrica. Gli unici casi documentati finora, spiega Branch, riguardavano grandi animali come rinoceronti e bufali cafri.

“Non ricordo nessun altro rettile che rimuova zecche da grandi vertebrati”, dice l’esperto. La rarità di queste osservazioni potrebbe essere dovuta in parte al fatto che in genere bufaghe o altri uccelli ripuliscono dai parassiti i grandi mammiferi africani, tra cui i facoceri, mentre sono sulla terraferma.

Non si tratterebbe però – né per gli uccelli né per le tartarughe – di casi di mutualismo (in cui ioè entrambe le specie coinvolte traggono un beneficio) bensì di interazione parassitica.

Un altro fattore può essere quello del periodo dell’anno in cui è avvenuta l’osservazione da parte dei Jones: essendo la stagione secca, probabilmente c’era poco cibo disponibile per le tartarughe nella pozza semi-prosciugata.

Un’altra tartaruga d’acqua dolce rimuove un tafano dal dorso del facocero. Fotografia di Michelle Leighty Jones

“Penso che le tartarughe cerchino di mangiare tafani su qualunque superficie si trovino, e che certi mammiferi siano abbastanza intelligenti da ricordarlo e tornare sul posto se questi insetti o le zecche danno loro fastidio”, ipotizza Andy Jones.

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