La casa dei gatti della colonia di via Aldini sta a metà strada tra gli orti a ridosso del parco e la mini fabbrica che costruisce macchine da cucire, tra le più piccole e leggere al mondo, la «New Metal», che ha adottato i gatti della colonia montando qualche casetta e istituendo uno dei punti cibo per i randagi. Nel mezzo c’è un piccolo pezzo di terra abbandonato e assegnato ai gatti, rimasto fuori dal progetto di trasformazione dell’immensa area verde, perché doveva essere diventare il punto d’accesso dell’oratorio e alla vicina chiesa di San Nazzaro e San Celso.

L’idea di Carlo e Massimo, i proprietari della piccola azienda, e della signora Rosa, la tutor ufficiale della colonia, è quella di recintare quel pezzo di terra abbandonato per trasformarlo in un’oasi felina adeguata a garantire la necessaria tranquillità ai randagi, ma soprattutto di offrire loro un riparo sicuro in caso di pericolo. I mici ufficiali della colonia sono una decina, ma molti di più quelli che si fanno vivi soprattutto di sera per la pappa. La prima micia che si incontra è Vanna, tra i più diffidenti: si fa avvicinare solo da Rosa, giusto il tempo di addentare qualche boccone prelibato, e poi fuggire via.

Sisia (nera) e Bianchina (bianca e nera) vivono all’interno del cortile dell’azienda. Un operaio ha costruito per loro una casetta di legno a tre piani con numerose gattarole per l’ingresso e l’uscita dei mici, un riparo sicuro soprattutto durante i mesi freddi perché all’interno delle stanzette vengono messe anche delle coperte di lana. Il signor Rossi, gatto dal pelo fulvo, è il più socievole di tutti, vorrebbe giocare con gli altri mici, ma li spaventa tutti. «Per questa ragione la sua cuccia è stata sistemata difronte alla fabbrica e in un futuro potrebbe essere spostata nell’oasi felina», racconta Carlo. Frigna è un’altra gatta nera, che insieme a Sisia sta spesso in giro nel parco; insieme fanno visita a Pepe e Carlito, i due chihuahua di Pasquale, che coltiva un bellissimo pezzo di terrà all’interno degli orti. La richiesta di recintare il piccolo pezzo di terra è approdata in Municipio, grazie al Consigliere Fabio Galesi, che ha preso a cuore la questione. «Se ne è già discusso e presto inoltreremo la domanda rispettando tutti gli adempimenti burocratici», spiega Carlo. E ben presto qui potrebbe nascere una delle prime oasi feline della città.

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