Giovedì, 29 Ottobre 2015 08:23

10057Intervistato da Euronews, il Responsabile della Sezione Monografie dello IARC-OMS, Kurt Straif, respinge ogni addebito di allarmismo.

L’Agenzia di Ricerca sul Cancro dell’OMS (IARC) è nella bufera. Accusata di cattiva comunicazione e di spandere allarmismo, l’Agenzia di Lione  prova a gettare acqua sul fuoco attraverso le parole di Kurt Straif, Section Head della Sezione Monografie dello IARC. L’Oms è stata allarmista o no? “No, non credo- risponde Straif a Euronews-  abbiamo precisato quello che abbiamo potuto valutare quantificando il rischio, spetta poi al governo e agli individui decidere il da farsi. Gli altri sono allarmisti, non noi”.

Sulla classificazione utilizzata dall’OMS– finita sotto accusa per la sua scarsa resa comunicativa- spiega: “La carne lavorata fa parte del gruppo 1, significa che, sulla base di diversi studi scientifici sono stati identificati legami certi tra il consumo di quei prodotti e l’insorgenza di alcuni tipi di tumore, in modo particolare il tumore al colon.Sulle carni rosse il legame è meno evidente allo stato delle ricerche, appartengono al gruppo 2A, per questo motivo l’agenzia ha definito la carne rossa probabilmente cancerogena e con forti legami con il tumore al colon”.

E’ ancora: “C‘è un aumento del rischio di circa il 18% per una porzione di carne trasformata di 50 grammi al giorno. Le proteine animali sono costituite dalle stesse molecole chimiche di quelle vegetali. La loro pericolosità per la salute risiede principalmente nel modo con cui interagiscono con l’organismo. Il rischio non è uguale a quello legato al fumo, legato all’insorgenza di una ventina di tumori diversi, o all’esposizione a amianto o inquinamento dell’aria”.

E mentre l’esperto epidemiologo dello IARC dichiara che continuerà a mangiare bistecche dichiara di non avere consigli da dispensare: “È un discorso ampio, legato al contesto, all’ambiente, all’inquinamento dell’aria, spetta piuttosto al governo fare qualcosa. Se si valuta la vita di tutti i giorni, penso che sia importante smettere di fumare, bere meno alcol, essere attivi, muoversi, evitare il sovrappeso e probabilmente mangiare meno carni trasformate”.

Straif non si pronuncia sugli effetti delle dichiarazioni sui consumi. Euronews invece lancia un sondaggio dal quale sta uscendo vincitrice, di misura, la posizione di chi non si sente influenzato dalla classificazione dello IARC e non ridurrà la carne nella propria dieta.

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