“Hanno ucciso il cane eroe di Amatrice, Norcia, e Campotosto. Kaos salvava gli umani, gli stessi umani che lo hanno avvelenato. Sono sufficienti le parole diffuse in una nota da Rinaldo Sidoli, responsabile comunicazione della onlus Animalisti Italiani, per descrivere l’insensatezza di una vicenda che mette in luce la pochezza degli esseri umani.

Kaos era un pastore tedesco di poco più di tre anni, allenato ed in buona salute. Aveva conosciuto l’aquilano Fabiano Ettore, il suo padrone, ma forse è meglio chiamarlo amico visto lo stretto legame che li univa, in occasione di un corso di addestramento per cani da valanghe. Kaos, infatti, non era un cane qualunque, ma un cane addestrato per salvare le vite umane. In tante occasioni aveva dato prova della sua abilità, ma soprattutto durante il terremoto di Amatrice il suo contributo era risultato fondamentale per riuscire ad individuare sotto le macerie persone ancora vive.

Lo scorso sabato Fabiano lancia un appello su Facebook: Kaos è scomparso. Meno di un’ora dopo è lo stesso padrone a dare via social la triste notizia: il corpo senza vita di Kaos è stato ritrovato all’interno del giardino dello stesso Fabiano.

Sulla morte dell’animale indagano i Carabinieri Forestali: nei prossimi giorni un veterinario condurrà le analisi sul corpo di Kaos per confermare quella che è l’ipotesi più accreditata, ovvero morte per avvelenamento.
Kaos non è morto per una fatalità, ma il suo cuore ha smesso di battere nel giardino di casa sua, mangiando probabilmente un boccone avvelenato che si trovava in un angolo nascosto della proprietà.

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Insomma sembra evidente che la volontà fosse proprio quella di uccidere.

Cosa spinge una persona a compiere un gesto di tale cattiveria? Uccidere Kaos dimostra non solo l’incapacità di rispettare gli animali, ma anche la totale noncuranza per la vita umana, in quanto Kaos era un mezzo fondamentale per salvare le persone in difficoltà.
Eliminare Kaos significa privare la comunità di uno strumento importantissimo: non è facile addestrare un cane al salvataggio, serve un investimento di tempo e di risorse. Uccidere un animale è un gesto sempre deprecabile, ma in questo caso è ancora più grave, perché la morte di Kaos potrebbe determinare la morte di persone che in casi di difficoltà non avranno nessun eroe a quattro zampe che le potrà salvare.

Dopo la morte di Kaos, molti politici si sono attivati per proporre l’introduzione nel codice penale di un articolo che punisca chi prepara e colloca/abbandona bocconi avvelenati. Ma veramente abbiamo bisogno di una legge di questo tipo? La stupidità umana è tale che ci deve essere una legge ad impedirci un comportamento che, invece, dovrebbe essere naturale? Quando il buon senso ed il rispetto devono essere imposti per legge è evidente la società è malata.

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