I segni clinici dovuti a cogestione comprendono dispnea, tosse, intolleranza all’esercizio, incapacità di dormire confortevolmente.
I segni clinici dovuti a bassa gittata cardiaca comprendono intolleranza all’esercizio.
Diagnostica:
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visita clinica: prendere in considerazione i segni clinici di cardiopatia e le loro sequele come soffi cardiaci, tachipnea, tachicardia, suoni polmonari aspri, rantoli, ascite.
Le radiografie sono importanti per valutare i polmoni e l’addome per i segni clinici di insufficienza cardiaca
l’ecografia aiuta a determinare se i segni clinici siano dovuti o meno a cardiopatia, specialmente quando è difficile stabilire se le alterazioni radiografiche polmonari siano dovute a pneumopatia o cardiopatia. E’ necessario diagnosticare una cardiopatia specifica. Utilizzare gli ultrasuoni per valutare i seguenti parametri:
a- insufficienza valvolari.
b- ingrossamento della camera e ispessimento della parete. Ricercare un’ipertrofia eccentrica
( ingrossamento delle camere ) o concentrica ( ispessimento delle pareti del ventricolo ).
c- contrattilità miocardica.
d- direzione del flusso e shunt.
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L’ ECG è lo strumento migliore per diagnosticare le aritmie.
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Azotemia, creatinina, peso specifico urinario e proteine totali: controllare la funzione renale e lo stato di idratazione all’inizio del corso del trattamento. Il peso specifico urinario non è significativo dopo che si è iniziato a trattare l’animale con un diuretico.
L’obbiettivo immediato è la stabilizzazione dell’animale e la risoluzione dell’insufficienza cardiaca. Una volta che il paziente è stabile, effettuare ulteriori accertamenti diagnostici e instaurare un ciclo di terapia farmacologica di mantenimento. La stabilizzazione favorisce la disidratazione e l’ipotensione ( pericolo di insufficienza renale nelle forme gravi ).
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somministrare ossigeno attraverso insufflazione o una gabbia se l’animale è instabile a causa di dispnea. Se il paziente necessita di ossigeno, effettuare un’ osssigenoterapia prima di eseguire degli esami diagnostici.
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somministrare i farmaci, l’ideale è iniziare con un farmaco alla volta e valutarne l’effetto. Se non raggiunge gli obbiettivi stabiliti, modificare la dose o aggiungerne un altro. Tuttavia nell’insufficienza cardiaca grave, può essere necessario iniziare con più di un farmaco.
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