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L’ultima volta che lo Spinning Brugherio ne aveva denunciato la presenza, eravamo a marzo (qui) e successivamente l’alga rossa si era presentata anche sulle sponde del laghetto nel parco degli Aironi di Cernusco (qui). Ora il gruppo di pescatori brugheresi che da sempre guarda con un occhio particolare alla cava di Increa, è tornata all’attacco con nuove foto di pochi giorni fa, che testimoniano la ricomparsa del fenomeno.

Nel loro reportage sulle acque, i pescatori dello Spinning hanno inoltre immortalato la carcassa galleggiante di una nutria, cui si aggiunge la segnalazione di un cittadino comune, che ha fotografato un lungo rettile nei pressi del laghetto. Appreso di tutto questo, l’Assessore all’Ambiente Marco Magni ha spiegato alcune novità e le sue posizioni sui fatti recenti

L’ALGA ROSSA: UNO STUDIO ACCURATO E DI QUALITA’ CHE VENGA SPONSORIZZATO
Da tempo l’Assessore si sta mobilitando per uno studio approfondito sul fonemo, per il quale si è pensato ad un lavoro scientifico che consenta di avere informazioni precise sulle cause e sulla gestione del problema: costo totale circa 12.000 euro per una ricerca scientifica accurata. “Una spesa non indifferente -ha spiegato l’Assessore all’Ambiente- prima di procedere stiamo quindi cercando di ottenere una collaborazione con grandi aziende della città, quelle che hanno un impatto ambientale maggiore per quanto riguarda le emissioni, e che potrebbero in parte compensare questa cosa, sostenendo questo studio. Abbiamo incontri fissati sino al 21 di ottobre, speriamo di trovare un appoggio”. 

Altra ipotesi al vaglio, sarebbe quella di fare rete con tutti i comuni della Regione Lombardia che hanno presentato questo problema, e con loro aderire ad un bando sovracomunale che consenta una ricerca accurata del problema. I tempi in questo caso si dilungherebbero di molto dovendo prima rintracciare tutti i singoli comuni lombardi interessati.

LE NUTRIEInequivocabili le immagini di una carcassa di nutria sulle sponde del laghetto, dove tra l’altro si denota anche sporcizia dovuta alla solita incuria di molti. Un mese fa la Polizia Provinciale era intervenuta per catturare i soggetti di questa specie, dannosi per le sponde del laghetto e pericolose per le malattie che veicolano, come più volte avevano fatto notare i pescatori dello Spinning con spiegazioni accurate (qui). “E’ dato certo che le nutrie uccise e ingabbiate un mese fa circa, sono state rimosse dalla Polizia stessa il giorno seguente -ha spiegato l’Assessore Marco Magni Questa che si vede nella foto pare essere morta di recente visto lo stato quasi integro del corpo. Probabilmente è una di quelle che non sono riusciti a catturare o che è sopraggiunta dopo e che è morta in seguito, comunque verrà rimossa velocemente e i risulta che la Polizia Municipale sia già ricorsa ad un sopralluogo”. 

LA BISCIA DAL COLLARE: SERPENTE UTILE ALL’ECOSISTEMA SCAMBIATO PER VIPERA E UCCISO
Brutta brutta storia quest’ultima, poiché l’allarmismo generato dall’immagine del rettile postata su Facebook, ha fatto scorrere qualche brivido di troppo in chi, con poca competenza, l’ha considerato un serpente velenoso e pericoloso, una grossa vipera letale, e ha pensato di risolvere il problema uccidendolo. In realtà, come spiegato dall’esperto di rettili e serpenti che gestisce il portale italiano dedicato, si trattava di una “biscia dal collare” o “matrice dal collareper nulla velenosa e innocua, che lungo le sponde del laghetto svolgeva una funzione di “pulizia”, cibandosi di

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Foto presa da Facebook e postata dal signor Claudio Agrati

rospi, piccole rane, topi, e pesci.

Essendo un nostro un parco naturale, è logico che ci siano delle specie differenti, che ci siano animali, prede e predatori, fa parte dell’ecosistema -ha concluso Magni- Se son specie introdotte in modo fraudolento come le tartarughe, bisogna procedere alla rimozione, ma procedere da soli è inaccettabile. Faremo ricorso alle telecamere per capire se hanno ripreso qualcosa, e nel frattempo mi auguro che prima di enfatizzare ancora la presenza di animali all’interno del parco, ci si pensi bene, proprio per evitare questi episodi”.

IL 2016
Nel frattempo ci si avvia piano verso la fine dell’anno, e nel 2016 lo Spinning si aspetta diverse risposte legate ad Increa e in modo particolare al laghetto. Verrà riaperta la pesca secondo tutti i criteri indicati dal gruppo di pescatori brugheresi (qui)?

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