I disturbi della minzione che provocano incontinenza urinaria nel cane e nel gatto sono piuttosto frequenti in caso di malattie neurologiche. Essi sono caratterizzati dalla mancanza della normale alternanza tra accumulo ed eliminazione di urina: la vescica urinaria ha la funzione di serbatoio, mentre gli sfinteri sono i rubinetti che consentono la fuoriuscita di urina. La minzione è un meccanismo neurologico molto complesso, che richiede una fine coordinazione fra molte componenti.

Purtroppo, i disordini neurologici della minzione sono spesso molto più complessi e frustranti da affrontare rispetto al problema di base che li ha causati.

I disordini neurologici della minzione possono essere suddivisi in tre categorie:

  1. ritenzione urinaria (mancato svuotamento)

  2. perdita involontaria di urina

  3. dissinergia

La ritenzione urinaria è causata da una lesione del sistema nervoso centrale compresa tra ponte ed L7, ed è comunemente indicata come “lesione da motoneurone superiore”. Questa situazione provoca mancata iniziazione della minzione volontaria, con conseguente accumulo di grandi quantità di urina fino a sovradistensione della vescica.

Lo svuotamento manuale mediante compressione è difficoltoso, a volte impossibile, e può essere pericoloso poiché tramite la manipolazione si può causare la rottura della vescica.

E’ quindi una situazione di estrema gravità che deve essere affrontata tempestivamente.

Tale evenienza è solitamente secondaria a patologie toraco-lombari, come ad esempio le ernie discali nelle razze condrodistrofiche, Bassotto in primis. Fortunatamente in questi casi la ritenzione urinaria è spesso di un evento transitorio, che si risolve trattando la patologia che l’ha provocata.

Quando la vescica è sovradistesa a volte si può notare gocciolamento di urina; questo può indurre erroneamente a pensare che l’animale abbia ricominciato ad urinare in maniera spontanea.

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La perdita involontaria di urina è invece causata da una lesione dei segmenti midollari sacrali o dei nervi pelvico o pudendo, ed è comunemente indicata con il termine “lesione da motoneurone inferiore”.

Questa condizione è caratterizzata da perdita di tono della vescica, che alla palpazione risulta vuota, flaccida e facile da svuotare. Spesso è presente un gocciolamento continuo di urina, e generalmente si associa ad ano beante ed incontinenza fecale. In alcuni casi la coda può essere flaccida, insensibile e con il pelo imbrattato di urina.

Le lesioni vescicali da motoneurone inferiore sono generalmente legate a traumi da investimento che causano fratture del sacro oppure lussazione sacro-coccigea.

Dissinergia

La dissinergia riflessa è la mancanza di coordinazione nel meccanismo di eliminazione dell’urina. La malattia è tipica di cani giovani maschi di grossa taglia, che quando ne sono affetti iniziano ad urinare ma si bloccano dopo le prime gocce. Clinicamente si osserva inizio normale della minzione che si interrompe per contrazione volontaria dello sfintere uretrale, mentre l’animale continua a provare ad urinare senza successo.

L’eccessiva ritenzione di urina può costituire in poche ore un serio pericolo per l’animale, mentre l’incontinenza rappresenta un problema per il proprietario a causa delle difficoltà di gestione che ne derivano in ambito domestico.

Come abbiamo visto, i disturbi neurologici della minzione sono molteplici; di conseguenza le possibilità terapeutiche variano a seconda della sede coinvolta e della disponibilità di alcuni farmaci.

Per poter avere un quadro completo della situazione clinica è necessario ricorrere ad una visita neurologica, spesso corredata da ulteriori accertamenti quali radiografie, esami dell’urina, del sangue fino alla diagnostica per immagini avanzata come Tomografia Assiale Computerizzata o Risonanza Magnetica.

Per poter gestire in maniera corretta il paziente incontinente è fondamentale monitorare ed assistere l’animale per valutare la quantità di urina prodotta, il suo aspetto ed eventuali alterazioni nell’emissione, prevenire le lesioni cutanee da urina pulendo accuratamente l’animale ed effettuare esami urine periodici per valutare la presenza di infezioni.

I controlli periodici delle urine devono comprendere la valutazione del pH ed eventualmente l’urocoltura; molto utili risultano le ecografie addominali per valutare l’aspetto di reni e vescica.

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