21 gennaio 2016

Centinaia di animali svaniti nel nulla, a volte intere colonie, altre volte felini di proprietà. Un rebus che va avanti da tempo. Ora potrebbe arrivare l’archiviazione dell’indagine mentre, a novembre scorso, sono ricominciati i rapimenti. Mobilitate Enpa, Lega per la difesa del cane, Oipa e altre associazioni

Roma, 21 gennaio 2016 – A Parma, sabato 23 gennaio, gli animalisti protesteranno in piazza (dalle 16.30) contro l’archiviazione delle indagini sui misteriosi rapimenti di felini. Centinaia, forse migliaia di gatti – di colonia e di proprietà – sono infatti svaniti nel nulla tra il 2007 e il 2015 in una fascia di territorio compresa tra Parma e Reggio Emilia. Nessuno sa che fine abbiano fatto, né il motivo per il quale essi siano scomparsi. Alcuni sostengono siano stati rapiti per addestrare i cani ai combattimenti; altri per scopi alimentari; altri ancora per la “sperimentazione fai da te”. Resta il fatto che la cronaca delle sparizioni è inquietante: nel 2008, a Parma, in 48 ore un’intera colonia di gatti, circa 30 esemplari non facilmente avvicinabili né catturabili, scompare in via Budellungo. Sul posto, gli inquirenti trovano né tracce né indizi. Ma è tra il 2013 e il 2014 che il fenomeno si allarga a macchia d’olio, toccando i Comuni di Monticelli, Lesignano, Montechiarugolo, Felino, Sala Baganza, Traversetolo, Panocchia, Collecchio, San Secondo.

Di sicuro c’è che nel registro degli indagati viene iscritto un 40enne di Monticelli (Parma), ripreso da una telecamera mentre preleva un gatto dal giardino di un’abitazione. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da Enpa, a seguito di una perquisizione presso il domicilio dell’uomo si sospetta che possa essere implicato nella scomparsa di almeno di una decina di animali. Tra gli animalisti parmensi è forte il sospetto che le misteriosi sparizioni siano opera non di un singolo ma di un gruppo organizzato di cui egli fa parte.

La svolta nelle indagini fa comunque tirare un sospiro di sollievo. Anche perché la gang di rapitori sembra entrare in quiescenza. Di gatti scomparsi non si parla quasi più. Poi, lo scorso novembre, l’ennesimo colpo di scena quando una decina di gatti di proprietà svanisce nel nulla. «Ma ora – spiega Lella Gialdi, presidente della Sezione Enpa di Parma – c’è anche un altro pericolo: che la magistratura archivi il tutto e che gli autori di questi reati restino senza un nome. Con l’ulteriore rischio di una preoccupante recrudescenza del fenomeno». Per questo Enpa, Lega del Cane, Oipa e altre otto sigle animaliste (Associazione Diritti degli Animali, I Gatti del Parco, S.O.S. Angels, I gatti di Maria Luigia, Parma Etica, Amici cani, Qualazampa, Il Rifugio di Noè) si sono date appuntamento sabato 23 gennaio alle 16,30 in Piazza Garibaldi a Parma per evitare che sulle indagini cali il sipario e, al contempo, per chiedere agli inquirenti un ulteriore sforzo investigativo. «Purtroppo – conclude Gialdi – temo che alla base di queste scomparse vi siano cause ancora più inquietanti di quelle ipotizzate; cause sulle quali è essenziale fare luce, per gli animali e per la serenità della nostra comunità».
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