CUORGNÈ . L’estate si avvicina a grandi passi e con la stagione delle vacanze in località balneari, montane piuttosto che nelle città d’arte italiane e straniere, ogni anno nel nostro Paese si assiste al proliferare di un fenomeno triste quanto deplorevole: quello dell’abbandono degli animali domestici.
Numeri da brividi
Secondo la Lav, tutti gli anni in Italia vengono abbandonati, spesso ad un drammatico destino, ben 80mila gatti e 50mila cani. Le ferie, come detto, sono ormai alle porte e si avvicina, dunque, il momento critico dell’organizzazione del viaggio in compagnia dell’amico a quattro zampe.
Chi ha a cuore cani e gatti
Fortunatamente, dall’ultima ricerca effettuata dall’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell’Aci(Automobile club d’Italia), emerge che i torinesi abbiano molto a cuore i propri animali domestici al punto che più della metà di loro, il 78% per la precisione, è convinta che il proprio amico peloso andrebbe portato con sé in vacanza e soltanto il 6% lo affiderebbe alle cure di parenti ed amici.
Il 10%, invece, lo lascerebbe in casa con la garanzia che una persona possa farsi carico delle necessità dell’animale.
Bobby fa parte della famiglia
Il legame instaurato con l’amico a quattro zampe risulta così forte da considerarlo membro effettivo della famiglia per il 44% degli interpellati, per il 18% rappresenta una compagnia, mentre il 20% vede nel cane o nel gatto di casa un amico fidato.
L’argomento coinvolge, più in generale, l’Italia intera. Secondo i dati Eurispes raccolti nel Rapporto Italia 2016, infatti, almeno la metà dei connazionali accudisce qualche animale da compagnia. Ma, purtroppo, non è tutto rose e fiori. Secondo la Lav, come detto, ogni anno in Italia si stima vengano abbandonati una media di 80mila mici e 50mila cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.
C’è grande solidarietà
L’altra risvolto della medaglia, però, fa emergere dalla ricerca una forte solidarietà nei confronti degli animali, specialmente quando si parla di sanzioni. Secondo praticamente la totalità dei torinesi(il 98%), le leggi che rendono reati abbandono e maltrattamento non sono solo giuste, ma dovrebbero addirittura essere ancora più severe.
Molti degli intervistati all’ombra della Mole Antonelliana sono d’accordo che un animale domestico a casa come in vacanza richiede impegno ed attenzioni particolari. Il 26% ritiene che potrebbe limitare la propria libertà, il 42% ha paura che possa fare del male alle persone, ma non manca chi teme che scappi(34%) o che provochi danni alle cose(36%). Per evitare tutto questo, i torinesi si cautelano tenendo l’animale sempre sotto controllo(36%) oppure, nei casi più difficili da gestire, si fanno aiutare da specialisti per evitare che cani e gatti possano arrecare danni a terze persone.
Stpo nei locali pubblici
Se gli abitanti del capoluogo subalpino sanno come tenere a bada i comportamenti dei loro fedeli compagni a quattro zampe, però, pare non sia altrettanto nei confronti dei loro simili. Secondo la ricerca, infatti, il 24% degli interpellati ha dichiarato che gli esercizi pubblici che non ammettono animali al loro interno fanno bene, ma non
per motivi di ordine igienico o in quanto le bestiole potrebbero dare fastidio ad avventori e clienti.
Il motivo principale è riconducibile al comportamento dei loro proprietari che, spesso, non hanno rispetto per le altre persone che incontrano quotidianamente.
Chiara Cortese

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