Grandi come topi ma ricoperti di squame, ghiotti di insetti ma con la forma dei denti e del capo simili a quelli dei mammiferi: l’analisi dei fossili di due nuove specie di cinodonti (Cynodontia), creature preistoriche da cui discendono tutti i mammiferi viventi (incluso l’uomo) fa luce sull’aspetto e sulle abitudini di questi animali di transizione, vissuti all’inizio del Triassico (200-250 milioni di anni fa).

Avi comuni. I cinodonti apparvero prima dei dinosauri: i primi fossili di queste creature risalgono al periodo Permiano, 260 milioni di anni fa. Tra i loro discendenti figurano marsupiali, mammiferi con placenta e Monotremi (mammiferi ovipari come l’ornitorinco e l’echidna, chiamato anche formichiere spinoso). Anche i cinodonti deponevano uova, ma i loro denti ben separati, il modo di camminare ben sollevati dal suolo e la forma sporgente della scatola cranica li rendeva già molto simili ai mammiferi, che pure sarebbero apparsi sulla Terra 100 milioni di anni dopo.

Le due “new entry”. Agustín Martinelli, paleontologo dell’Universidade Federal do Rio Grande do Sul (Brasile) ha descritto due nuove specie a partire da fossili di cranio e mascella di cinodonte rinvenuti nel 1946 nello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul, e vissuti tra i 237 e i 235 milioni di anni fa. Lo studio è stato pubblicato su PLOS ONE.

La prima specie, chiamata Bonacynodon schultzi, era lunga circa 30 cm e aveva canini molto sviluppati, che doveva usare per nutrirsi di insetti. La seconda, Santacruzgnathus abdalai, era grande circa la metà (15 cm di lunghezza) e sfoggiava una dentatura tipica di quella dei primi mammiferi.

«Questi nuovi fossili», spiega Martinelli, «ci aiutano a capire con maggiore precisione l’evoluzione delle forme di pre-mammiferi che diedero origine alla classe dei mammiferi, alla quale appartiene anche l’uomo».

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