Il Nano Morgante | Il Benefico Accudimento

GENOVA. 4 MAR. La considerazione prende avvio, come accade sovente, da una casuale e quotidiana osservazione, laddove é immediato notare il sempre più nutrito numero di persone che beneficiano della compagnia di animali domestici.

E’ importante per tutto noi, anche in termini di prassi educativa, l’insegnamento del rispetto per gli animali. Vi si registrano esempi di legami affettivi stra-ordinari, non ravvisabili unicamente come sostegni al disagio sociale od alla disabilità.

Tuttavia, non si intende argomentare su tali drammatiche casistiche, laddove si ricorre all’ausilio dell’animale per coadiuvare e compensare la perduta idoneità psico-fisica dell’essere umano.

La questione attiene invece a quella condizione “patologica” di generale solitudine, dilagata nella Società occidentale contemporanea, che tuttavia riguarda un gran numero di cittadini, percettivamente, “in buona salute”.

Certamente, sarebbe lecito chiedersi come si possa definire “in buona salute” chi, giorno dopo giorno, crea le condizioni ideali della propria solitudine; chi, per esempio, esercita in ambito familiare  uno straniamento misantropico o chi, intorpidito dinanzi al TV,  “agonizza” la sera tra le mura domestiche.

Certamente si rischia di urtare le singole sensibilità quando gli si richiede comportamenti differenti, divergenti da quelli abitudinari e pigramente poltroneschi.

Resta inteso che la presenza di animali da compagnia supporta e colma un vasto senso di solitudine civico e familiare, giacché è amara constatazione che l’antidoto omeopatico alla solitudine non consiste più, come ragionevole pensare, nella “famiglia”, ancorché allargata, de-localizzata e de-strutturata, bensì (anche) nella presenza quotidiana di un animale domestico.

Non stupisca il fatto che, attraverso Internet, si possono legittimamente acquistare “gechi” (immagino da tenere in gabbietta) o anche, come riferitomi, “insetti-stecco”.

In buona sostanza, la presenza domestica di piccoli animali, della più svariata specie, può contribuire ad un complessivo miglioramento anche nelle relazioni tra soggetti umani.

Tutto ciò, per concludere, può attualizzare una dolorosa considerazione di Carlo Cassola: “la vita in comune non apre il carcere della solitudine”.

Massimiliano Barbin Bertorelli

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com