Mercoledì, 27 Aprile 2016 10:22

lorenzin copy copy copy“Si tratta di misure attese da tempo dai cittadini e da tutti gli operatori del mondo sanitario. Per questo sono particolarmente felice dell’approvazione”.
Con un comunicato stampa, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha commentato l’approvazione in 12 Commissione del Disegno di Legge Delega che porta il suo nome.

“Dopo un lungo iter che ha garantito il necessario dibattito parlamentare e gli approfondimenti”, il Ministro auspica che l’Assemblea del Senato approvi il testo. In 12 Commisione, sotto la presidenza della Senatrice Emilia Grazia de Biasi, il testo è stato licenziato ieri all’unanimità da tutti i gruppi parlamentari. “Ringrazio – dichiara il Ministro- tutti i componenti della Commissione Igiene e Sanità del Senato per il lavoro svolto e in particolare la Presidente De Biasi, che ha svolto il ruolo di relatore del ddl”.

Questi i principali contenuti del disegno di legge nella sintesi del comunicato ministeriale:

a) razionalizzare e semplificare le procedure amministrative in tema di sperimentazione dei medicinali ad uso umano;
b) prevedere che, in occasione dell’aggiornamento del dPCM LEA (ormai giunto alla conclusione del proprio iter), devono essere inserite le procedure di controllo del dolore nella fase travaglio-parto, ricorrendo, previo consenso informato e fatta salva la libertà di scelta delle partorienti, alle tecniche di anestesia locoregionale;
c) riordinare il complesso settore degli Ordini delle professioni sanitarie, con specifico riferimento all’ordinamento delle professioni di biologo e di psicologo;
d) inasprire le sanzioni penali per chi compie reati ai danni delle persone ricoverate presso strutture sanitarie o presso strutture socio sanitarie residenziali o semi- residenziali;
e) prevedere specifiche disposizioni in materia di formazione medica specialistica, puntando anche a nuove modalità – da definire con Accordo Stato-Regioni – volte ad inserire i medici in formazione specialistica all’interno delle aziende del SSN;
f) prevedere che il conseguimento di più lauree o diplomi da diritto all’esercizio cumulativo delle corrispondenti professioni o arti sanitarie presso le farmacie, ad eccezione dei professionisti abilitati alla prescrizione dei medicinali (in sintesi non è consentito ai medici l’esercizio della professione di farmacista).

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