Sessanta milioni di animali vivono nelle case degli italiani. Nonostnate la crisi il mercato per l’alimentazione e la cura degli amici pelosi tiene. Sono circa 14 milioni tra cani e gatti. La loro presenza risulta più o meno invariata negli ultimi anni, si registra invece una lieve

diminuzione nel numero di uccelli (13 milioni) e pesci ospitati (30 milioni) specie che comunque appaiono ancora tra le più diffuse.

 

Nonostante il numero di gatti sia maggiore con il 51,8% rispetto al 48,2% dei cani, le famiglie che ospitano un cane (21,5%) sono di più rispetto a quelle che abitano con un felino (19,1%): una motivazione a questi dati che possono sembrare contrastanti è la tendenza a condividere lo spazio domestico con più gatti contemporaneamente.

 

Il mercato dei prodotti per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia in Italia continua a presentare dinamiche positive. In Italia nel 2015, il mercato dei prodotti per l’alimentazione degli animali da compagnia ha chiuso con un giro d’affari di 1848 milioni di euro.  Il principale segmento, quello costituito dagli alimenti per cani e gatti, vale 1.830 milioni di euro e quello degli altri animali 18 milioni di euro.

 

Esistono quattro tipologie di acquirenti: quello “attento alla qualità”, che solitamente frequenta i negozi specializzati, quello “sperimentatore”, a cui piace variare gusti e tipologie di alimenti, poi c’è l’ ”abitudinario” che al contrario è legato all’alimento che usa da sempre e quello  “attento al prezzo” che acquista i prodotti e presta molta attenzione alle offerte.

 

Il segmento con le performance più̀ elevate è rappresentato dagli accessori (prodotti per l’igiene, giochi, trasportini, guinzagli, cucce, ciotole, gabbie, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia) che chiudono il 2015 con un +3,9% rispetto al 2014.  La crescita è trainata in particolare dai prodotti antiparassitari, ciò̀ ad evidenza del continuo interesse da parte dei proprietari per la salute e il benessere dei propri animali da compagnia. Se un padrone è fashion addicted lo diventerà facilmente anche il suo amico peloso: il 34,7% degli italiani spende fino a 70 euro l’anno per guinzagli all’ultimo grido, collari scintillanti, cappottini di pelliccia e strass e ossa personalizzate col nome rosa o azzurro. Il trend positivo della categoria è trainato anche dall’igiene (shampoo, spazzole, deodoranti, tutto ciò̀ che ha a che fare con la cura e la bellezza, ossi masticabili e per dentizione) che recupera rispetto al 2014 (+12,8% la crescita a valore, +10,7% la crescita a volume) e dagli antiparassitari che continuano a crescere a due cifre (+16,7% la crescita a valore, +17,1% la crescita a volume).

Oltre la metà delle vendite sono concentrate nel Nord Italia (53,2%), ed in particolare nel Nord Ovest, che da solo assorbe quasi un terzo dei volumi totali (32,7%).  Il Centro insieme alla Sardegna arriva a coprire il 28,6%, cioè̀ ben più̀ del Nord Est che si ferma, invece, al 20,5% dei volumi. Il Sud resta tuttora l’area che copre i minori volumi (18,2% del totale

 

Le informazioni, i video e gli articoli sui cani e i gatti disponibili in rete sono molteplici. Se si digita la parola “cani” su Google, nella sezione Video appaiono più̀ di un milione di risultati; se digitiamo “gatti” i video disponibili sono invece 748.000; i termini in inglese “dog” e “cat” portano rispettivamente a 116 milioni e a 96,5 milioni di link.

 

Se si cerca “cani” nella sezione Notizie, i risultati sono 522mila, le news che riguardano i gatti sono invece 225 mila.

 

Se su Google Italia si digitano le seguenti parole, “forum animali”, il principale motore di ricerca segnala circa 13 milioni di risultati. I pet sono infine indiscussi protagonisti dei Social Network. Le condivisioni di immagini tenere o buffe che ritraggono cani o gatti garantiscono alto engagement su tutti i fronti: like, commenti e condivisioni di foto dimostrano quanto i pet siano “aggreganti”.

 

Gli italiani credono nella Pet therapy. Dalla relazione con gli animali, l’uomo ottiene numerosi benefici. Questo accade in generale in un rapporto tra pet e proprietario ma è evidente anche quando l’animale interagisce al di fuori del contesto familiare, con persone speciali quali ad esempio anziani, bambini, disabili o malati.

 

Se convivere con un pet è fonte di benessere, tanto per la famiglia che lo ospita quanto per la società̀ in generale, tale benessere può̀ essere ricreato anche in altre circostanze, in particolare durante specifici processi terapeuticoriabilitativi che coinvolgono malati, disagiati, bambini, anziani, attraverso le sessioni di Pet therapy che da diversi anni, ormai, affianca la medicina tradizionale.

 

I pet sono capaci di stabilire legami con i soggetti coinvolti e di interagire con essi contribuendo ad accrescere la loro sensazione di benessere in vari modi. Tra i benefici riconosciuti durante gli Interventi Assisiti con animali, si registrano in particolare: riduzione dell’ansia nei pazienti durante le sedute, riduzione della pressione sanguigna, della glicemia e del battito cardiaco.

 

Gli animali da compagnia sono ritenuti presenze importanti, in grado di favorire il benessere del proprietario e dei familiari ed di attivare una serie di situazioni, processi, sentimenti positivi.

 

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