Iceberg con Giuseppe Perna (foto da @enpaonlus)

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Roma – L’incontro è commovente. Due grandi amici che si rivedono dopo un periodo di distacco forzato. È la storia a lieto fine del cane Iceberg e del suo proprietario, lo chef italiano Giuseppe Perna. Questa mattina la cagnolona di razza Dogo argentina, sequestrata a fine maggio in Danimarca perché considerata una specie proibita e pericolosa, destinata all’abbattimento, ha potuto “riabbracciare” Perna. Portato dalla Polizia danese direttamente all’imbarco a Copenaghen, Iceberg è stata presa in consegna dal suo proprietario, da Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, e da Charlotte Andersson di FairDog.

Si chiude così, felicemente, una vicenda cominciata prima dell’estate che ha visto milioni di italiani impegnati con Enpa e con la cantante Noemi prima per il salvataggio di Iceberg e poi per la sua liberazione . Il cane italiano era entrato legalmente in Danimarca a marzo con Giuseppe, chef italiano che lavorava in un ristorante del centro di Copenaghen. Poi Iceberg è stato notato dalla polizia e subito sequestrato.

L’incontro tra Iceberg e Giuseppe

«La sua colpa? Essere un dogo argentino, razza vietata in Danimarca. Iceberg era a un passo dalla condanna a morte: la legge danese prevede appunto la soppressione dei cani appartenenti alle tredici razze considerate pericolose. – racconta proprio l’Enpa in una nota – Enpa e l’associazione danese FairDog sono immediatamente riusciti a creare un movimento d’opinione internazionale; un movimento che presto si è trasformato in una onda di pressione sulle autorità danesi al fine di salvare la vita al cane. Generoso e fondamentale, nella battaglia, è stato l’impegno della cantante Noemi, la quale oltre ad aver coinvolto suoi colleghi e sue colleghe (da Emma Marrone a Michele Bravi, da Giorgia a J-Ax), a luglio ha prima partecipato a un incontro tra Enpa e l’Ambasciatore danese in Italia e poi è andata con una delegazione Enpa fino a Copenaghen per incontrare l’Ambasciatore italiano in Danimarca. È arrivata così la grazia per Iceberg, ma intanto il cane era ancora in “carcere”. Con l’impegno del governo danese a non uccidere Iceberg, è stata votata due settimane fa una legge dal Parlamento di Copenaghen per consentire ai cani appartenenti alle razze considerate pericolose, di proprietà di cittadini stranieri, di lasciare il Paese senza essere uccisi. E oggi Iceberg è in Italia.

«L’incubo è finito – ha detto Perna all’arrivo a Fiumicino – finalmente dopo 6 mesi ci siamo potuti riabbracciare. L’avevo vista da lontano quando l’hanno imbarcata. Ringrazio tutti quelli che ci hanno sostenuto, la gente comune. Ora la porto subito a casa».

«Siamo felici per il lieto fine», ha dichiarato Carla Rocchi. «Devo ringraziare tutti: Noemi innanzitutto, i milioni di italiani che ci hanno sostenuto in questa difficilissima battaglia, il nostro Ministro degli Esteri Alfano, l’ambasciata d’Italia a Copenaghen, l’ambasciata danese in Italia, il governo danese. Abbiamo vinto una battaglia di civiltà e l’approvazione della legge è un importante, ma ancora insufficiente, passo in avanti. L’obiettivo è cancellare del tutto la lista delle razze pericolose anche in Danimarca. E il pensiero va agli oltre 600 cani uccisi dal 2010 solo perché colpevoli di appartenere a razze proibite. Ci auguriamo che Iceberg con la sua storia abbia contribuito a far voltare pagina per sempre».

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