Il 4 maggio è il giorno della memoria per tutti i tifosi granata e per i veri amanti del calcio. In tanti quel giorno partono dalle loro case e si dirigono a Superga per onorare gli invincibili del Grande Torino, morti 69 anni fa in un incidente aereo.
Alla commemorazione di quest’anno, c’erano oltre mille tifosi e alcuni cani. Fra questi anche Glik, un Bulldog francese con la maglia del Toro numero 25, quella che vestiva l’ex capitano polacco a cui si è ispirato Adriano Trastu e la sua famiglia nel dargli il nome: «Compirà quattro anni a ottobre, ma ha già un carattere irruento come il calciatore, ecco perché abbiamo deciso di chiamarlo così».
Prima l’incidente, poi la salvezza
Quando Glik aveva solo sette mesi si è rotto entrambi i gomiti per un errore del suo ex proprietario che lo ha fatto cadere per sbaglio dalle sue braccia. Così il cane è stato portato alla clinica universitaria di Grugliasco dove proprio Adriano lavora: «Il medico gli ha messo due viti nelle gambe, poi dopo l’operazione mi ha detto che sarebbe stato regalato perché nel nostro centro non si poteva tenere. Non ci ho pensato due volte e ho deciso subito di adottarlo».
Oggi Glik vive nell’appartamento di Adriano e della sua famiglia a Orbassano e passa le sue giornate insieme all’altro animale: una gatta di 7 anni. «All’inizio non è stato facile perché lei era la padrona ed era molto timida mentre lui era cucciolo e aveva tanta voglia di giocare, spesso invadendo gli spazi dell’altra. Oggi per fortuna sono inseparabili e dormono persino insieme».
Glik seduto sull’asfalto del piazzale antistante Superga
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