Il cane elabora pensieri come noi umani

Nessuno può negare di aver guardato negli occhi il proprio cane, almeno una volta, chiedendosi: “A cosa starà mai pensando?”. Una domanda del genere, certamente ripetuta da milioni di esseri umani nel corso dei secoli, presuppone una certezza a dir poco granitica, ossia che il nostro amico, il nostro migliore amico, sia in grado di formulare veri e propri pensieri. Ma è davvero così? E, in caso affermativo, chi può concretamente provare che questo avvenga? E ancora, in che modo il cane esprime il suo pensiero? Non sono domande stupide, anzi. A oggi, infatti, scienze come l’etologia cognitiva, la biologia evoluzionistica e la neuroscienza animale stanno affrontando con estrema serietà un tema così complesso. E i risultati delle ricerche, svolte tanto sul cane quanto su altre specie, hanno raggiunto un verdetto unanime: i cani e tutti gli esseri viventi dotati di determinate caratteristiche cerebrali possono essere definiti “pensanti”.

I cani non mentono su ciò che provano, perché non possono mentire sulle emozioni. Nessuno ha mai visto un cane triste che fingesse di essere felice

Ha scritto Jeffrey Masson nel suo libro I cani non mentono sull’amore: “I cani non mentono su ciò che provano, perché non possono mentire sulle emozioni. Nessuno ha mai visto un cane triste che fingesse di essere felice”. Uno studio condotto su cinquanta cani da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa, pubblicato nel 2015, ha dimostrato che anche i cani provano empatia verso i propri simili. Soprattutto nel gioco c’è una sorta di “contagio emotivo” che si attua con una risposta involontaria del cane alla mimica facciale e corporea di un proprio simile. Proprio la capacità di leggere attraverso il corpo e il muso le emozioni altrui e di rispondere in modo appropriato è alla base dell’evoluzione del comportamento prosociale e dell’altruismo, alla base cioè di quei comportamenti che sono catalogati come empatici. Andando oltre, altri studi hanno dimostrato che il cane legge con molta facilità le espressioni di gioia, paura, dolore, sorpresa e aggressività anche dell’essere umano. Litighi con il capo e il tuo cane, quando torni a casa, arriva… ti guarda ed è diverso più pacato e pronto a consolarti.

Viceversa, hai avuto una giornata super, ti senti euforico e felice, e lui scodinzola allegro e pronto a fare qualcosa di bello con te. A chi non è capitato di pensare che i nostri cani abbiano una specie di “sesto senso” in grado di capire le nostre emozioni? Una serie di studi condotti dalla University of Veterinary Medicine di Vienna, in Austria, ha provato che è proprio così: i nostri cani sono in grado di leggere le nostre emozioni. Il team di ricerca viennese l’ha dimostrato visualizzando su alcuni tablet i volti, in parte coperti, di persone che esprimevano rabbia o felicità: gli undici cani coinvolti nell’esperimento, addestrati a toccare con la zampa i visi felici piuttosto che quelli arrabbiati in cambio di una ricompensa, sono stati in grado di riconoscere queste espressioni sia quando veniva loro mostrato il volto intero, sia quando ne venivano mostrate solo alcune parti come gli occhi, o una sola metà. Del resto, cani e uomini hanno una relazione che dura da migliaia di anni e i nostri fedeli amici hanno imparato ad associare ad alcune specifiche espressioni facciali gli stati d’animo corrispondenti e i comportamenti conseguenti.

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