Mercoledì, 06 Aprile 2016 10:09

pecora ingleseCon la previsione ufficiale dell’arrivo della Blue Tongue nel Regno Unito, gli allevatori di ovini sollecitano i produttori di vaccini.

Un recente rapporto della Animal Plant and Health Agency del Governo britannico stima all’80% la probabilità che il sierotipo 8 del virus (BTV8) arrivi sulle coste del Regno Unito entro la fine dell’anno. Ma il rischio potrebbe essere già concreto con la stagione estiva. Per questo la National Sheep Agency (NSA) chiede che la strategia di controllo della malattia resti una priorità dell’agenda governativa: mentre le autorità francesi dispongono dei vaccini disponibili contro il BTV8, e hanno reso obbligatoria la profilassi dei capi in uscita dalle zone di restrizione, nel Regno Unito – fa notare la NSA- non è disponibile attualmente nessun vaccino.

L’allerta degli allevatori è condivisa anche dai veterinari della British Veterinari Association e della Sheep Veterinary Society, nella convizione che si debba “fare tutto il possibile per far rimanere il Regno Unito libero dal virus e per non farlo diventare endemico se invece dovesse arrivare” dichiara il capo esecutivo della NASA, Phil Stocker, aggiungendo che “si dovrebbe essere molto cauti prima di affermare che la Blue Tongue è una malattia a basso impatto, perchè il Regno Unito è altamente vulnerabile un potenziale focolaio di BTV darebbe seri problemi di benessere e di produzione”.

Se fosse disponibile un vaccino ad un costo ragionevole, gli allevatori dichiarano di essere pronti ad usarlo. Si può discutere sul livello di protezione delle greggi nazionale, “ma al punto in cui siamo la sfida più importante è di avere adeguate scorte di vaccini inattivi approvati, ad un prezzo incoraggiante”- dicono in NSA.

Finora la maggior parte dei casi confermati in Francia esitano dalla sorveglianza piuttosto che da segni clinici. Inoltre gli esperti ritengono che la circolazione sia attualmente limitata da condizioni meteo instabili e dal grado di immunità residua. “Ma dato che il Regno Unito è uno stato insulare – sottolinea Stocker- dobbiamo proteggerci  attraverso la vaccinazione in anticipo su qualsiasi diffusione sulle nostre coste, la pianificazione per la produzione di vaccini adeguati è ora essenziale”.

In conclusione, gli allevatori NSA esortano i produttori a prendere in seria considerazione le conseguenze produttive del rischio di focolaio in aree potenzialmente vulnerabili e quindi “ad impegnarsi in un programma di vaccinazione, intensificando i contatti con l’industria del bestiame del Regno Unito per aprire la strada alla produzione. ” (fonte)

Bluetongue risk: farmers urged to remain vigilant

Qualitative risk assessment for entry into the UK by bluetongue virus (BTV-8) in 2016

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com