MANTOVA. 234 nuovi ingressi, soprattutto da maggio a settembre, di cui 166 dati in adozione e 73 tra restituzioni e decessi. Questi sono i numeri del 2015 del canile comunale del bosco Virgiliano illustrati durante l’incontro, svoltosi nella sala “Isabella D’Este”, in cui è stato presentato il libro scritto da Antonio Billo’.«La nostra struttura attualmente ospita 100 cani e può contenerne 160 – sottolinea la presidente dell’associazione cinofila, Elena Algeri – Accogliamo cani randagi che vengono ritrovati sul territorio comunale o che ci vengono segnalati dalle autorità». L’incontro si è aperto con il consigliere comunale Sabrina Bottardi, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale. «Il 44% dei mantovani possiede un cane e l’amministrazione vuole aiutarli costruendo sgambatoi, uno per ogni quartiere, e con l’istituzione dell’ufficio tutela animali; Mantova, assieme a Brescia e Bergamo è stata riconosciuta come città dog friendly»Altri numeri sono stati illustrati da Cristina Pellizzoni del dipartimento veterinario dell’Ats, intervenuta per trattare il tema del randagismo e della salute pubblica. «In provincia sono registrati 76.181 cani, 1.669 gatti e 8 furetti, tutti identificati attraverso il microchip; per quel che riguarda il randagismo sono stati accalappiati 757 cani; di questi, 474 sono stati restituiti ai padroni e 330 sono stati adottati».Antonio Patruno, vicepresidente di “Amico cane” ha voluto illustrare la sua associazione. Successivamente è intervenuto Billo’: è stato istruttore cinofilo della Guardia di finanza, ha creato la Scuola triveneta di cani guida e ha ricoperto l’incarico di responsabile tecnico e selezionatore delle sei unità cinofile che hanno rappresentato l’Italia ai campionati mondiali.«Il libro narra la storia di 55 anni di addestratore – ha detto – Raccolgo la mia esperienza cinofila per l’ambizione e il desiderio di lasciare traccia scritta nella memoria della cinofilia. L’intento più entusiasmante è fare cultura in modo contemporaneo, quando spesso l’improvvisazione minaccia la vera cultura. Ritengo, senza presunzione, di essere in possesso della preparazione e cultura per identificarmi in addestratore, in quanto conoscitore di tutte le regole finalizzate alla specifica prestazione richiesta del cane. Sono un istruttore professionista che fornisce gli strumenti finalizzati a far sì che il cane possa essere inserito nella società e nelle regole di vita sociale, possa essere guida nell’attività del campo di addestramento per armonizzare il difficile rapporto uomo-cane. Sono educatore e maestro nel comprendere le caratteristiche innate del cane migliorando e valorizzando tutti gli atteggiamenti positivi, ponendomi quale guida al conduttore-proprietario nel rispetto della sua personalità». 

1 Comment
  1. povere creature !!!

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