Nonostante le evidenze ‘non siano ancora numerose’, vi è una crescente tendenza all’impiego dei pet per il benessere di particolari categorie socio-sanitarie.

Il Reparto di Neuroscienze comportamentali dell’Istituto Superiore di Sanità è coinvolto attivamente nelle IAA, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione, programmi di informazione e di educazione, nonché progetti di ricerca per la valutazione degli esiti di IAA rivolti a diversi soggetti, inclusi bambini con autismo, anziani istituzionalizzati o pazienti psichiatrici.

Questo impegno è confluito nella stesura delle “Linee Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA)” ed è stato approfondito in un articolo pubblicato sull’ultimo notiziario dell’ISS, prima firmataria Marta Borgi del Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’ISS.

“Solo di recente le potenzialità terapeutiche dell’interazione con gli animali sono diventate oggetto di rigorosi studi scientifici. Nonostante le evidenze non siano ancora numerose, vi è una crescente tendenza all’impiego degli animali da compagnia o da affezione (pet nella letteratura anglosassone), così come di cavalli e asini, per promuovere il benessere di particolari categorie come gli anziani istituzionalizzati, i bambini ospedalizzati o con sviluppo atipico, i pazienti psichiatrici e chiunque si trovi in certa misura in una situazione anche parziale e temporanea di isolamento sociale”- si legge nell’articolo.

Sebbene in Italia vi siano numerosissime iniziative che vedono l’introduzione di diverse specie animali, soprattutto cani, cavalli e asini, in ambito terapeutico ed educativo, l’articolo rileva che  “vi è ancora la necessità di costruire dei riferimenti teorici e metodologici a uso di tutti coloro che si accingano a intraprendere tali attività”. Un’esigenza particolarmente sentita è quella di “avviare delle sperimentazioni rigorose che favoriscano la raccolta di dati scientifici, in grado di testimoniare l’efficacia di tali terapie e di rispondere alle esigenze di formazione delle diverse figure professionali coinvolte negli IAA”.

Il Reparto di Neuroscienze comportamentali è coinvolto attivamente in questo ambito attraverso progetti di ricerca, organizzazione di corsi di formazione e programmi di informazione e di educazione, anche allo scopo di favorire la diffusione e l’applicazione dei principi contenuti nelle linee guida.

Negli ultimi anni il gruppo attivo all’interno dell’ISS ha realizzato “numerosi progetti con l’anziano istituzionalizzato (progetto di visiting con il cane)  con minori vittime di abuso o bullismo (drammatizzazione teatrale con il cane, in collaborazione con la ASL RMD) o con bambini con disturbo dello spettro autistico (progetto multicentrico di riabilitazione equestre). La riabilitazione equestre è stata anche utilizzata con
successo in un progetto di presa in carico di pazienti schizofrenici all’esordio.
I risultati di questi studi “dimostrano come gli IAA possano rappresentare un interessante approccio innovativo di supporto alla riabilitazione psichiatrica e ai disturbi del neurosviluppo, soprattutto per la potenzialità
di questi interventi di influenzare molteplici domini funzionali, che vanno dall’espressione delle emozioni alle abilità motorie”.

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Linee guida nazionali sugli interventi assistiti con gli animali: il ruolo dell’Istituto Superiore di Sanità

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