Londra, 5 settembre 2015  – Per gli amanti dei felini la notizia potrebbe essere assai fastidiosa: i nostri gatti domestici non si preoccupano affatto se non siamo in casa e non soffrono di solitudine se stiamo lontani da loro anche per lungo tempo. L’Università di Lincoln, nel Regno Unito, per arrivare a questa scoperta ha messo in campo i migliori etologi animali, che hanno appunto sottoposto a dei test diverse decine di gatti domestici. Ecco così, grazie alle indagini, si è scoperto come i gatti non formino con i loro padroni quella relazione di dipendenza, simile a quella dei bebè e dei bambini, tipica dei cani. Così, se già da tempo il sentire comune vedeva nel gatto un animale molto indipendente, ora è arrivata anche la scienza a dare conferma a questa teoria.

Il professor Daniel Mills, il veterinario che ha diretto lo studio, parlando con Live Science ha commentato: “Questo non significa che i gatti non amino i loro padroni. Invece significa che il gatto non considera gli umani come una garanzia di sicurezza e come una fonte di certezze”.

I felini sono stati testati con l’analisi comportamentale chiamata “della situazione strana”. In pratica, così come si fece con diversi bebè negli anni Settanta grazie al lavoro della psicologa Mary Ainsworth, i gatti sono stati prima portati in alcune stanze con i loro padroni, poi sostituiti all’improvviso da estranei. Ed ecco che è emerso come nella stragrande maggioranza dei gatti non sia rilevabile alcun sentimento di attaccamento, un qualcosa che farà sicuramente riflettere quei milioni e milioni di proprietari di questi animali domestici che in tutto il mondo ritengono, a questo punto in modo errato, di essere essenziali per il benessere dei propri compagni di vita a quattro zampe. O, almeno, questo è quanto sostengono i ricercatori.
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