I musei torinesi sono promossi sul tema dell’accessibilità ai cani. Soltanto all’Egizio, all’Ettore Fico e al Castello di Rivoli «Fido» non può entrare, a meno che non sia un cane guida, mentre in tutte le altre realtà può accedere alle esposizioni rispettando qualche regola e spesso rientrando nella categoria di «cane di piccola taglia».  

All’estero non è così: basta guardare il sito del Louvre dove l’ingresso agli animali è vietato, come al National Gallery di Londra o al Moma di New York, dove viene citato solo l’accesso ai cani che accompagnano i ciechi. A Torino la sensibilità pet friendly ha cominciato a essere evidente nel 2013, quando a Palazzo Madama sono stati introdotti i «trasportini» a noleggio per i visitatori accompagnati da un quattro zampe. «È un’iniziativa che vuole migliorare l’accessibilità al museo», dice il direttore Guido Curto.  

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Lo stesso servizio è al Mao, pur rimanendo un po’ dappertutto una richiesta limitata a una nicchia di pubblico che si può riassumere in due categorie: turisti e residenti in visita quasi sempre da soli. Ai Musei Reali gli animali di tutte le taglie possono passeggiare nei giardini, mentre quelli di piccola taglia possono anche entrare nelle sale: «Il museo deve essere accogliente e trovare delle soluzioni possibili per agevolare i visitatori – dice la direttrice dei Musei Reali, Enrica Pagella -. Credo però che sia necessario vietare l’ingresso ai cani di media e grande taglia per tutelare le collezioni». In effetti solo il Museo dell’Automobile e il Museo della Fantascienza ospitano da sempre quattro zampe di ogni dimensione, purché educati al guinzaglio. Come alle Ogr. In tutti gli altri casi la regola è più o meno la stessa: solo animali di taglia piccola da tenere in braccio, in borsa o nel trasportino.  

Succede alla Gam, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudendo, al Museo del Risorgimento e della Montagna, alla Reggia di Venaria, al Museo del Cinema. «Dieci anni fa era impossibile vedere un pet in una sala espositiva – dice Marco Bravi, responsabile Enpa di Torino -. Oggi la città è cambiata, ma è importante che il proprietario valuti con buonsenso una visita con Fido». 

Nell’ultimo anno alcuni eventi hanno poi valorizzato questa sensibilità torinese: l’ingresso ridotto al Mauto al visitatore accompagnato da un cane (che sarà replicato); due proiezioni al cinema Massimo in cui i quattro zampe si potevano accomodare in poltrona, e una mostra pensata per Fido al Castello di Moncalieri. In autunno cominceranno infine le passeggiate pet friendly alla scoperta della città e della provincia. 

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