Il tam tam per la raccolta cibo ha contagiato anche la signora Valeria, che nell’organizzare i giro dei turisti appassionati di arte funeraria propone di portare in dono una scatoletta per i gatti del Monumentale. Da sempre la storia dei mici si intreccia con quella del cimitero più importante di Milano. Camminando tra i viali che costeggiano le tombe di cittadini illustri, i tempi e le cappelle, non è difficile scorgere uno o più gatti che qui da sempre hanno trovato casa. Non più di venti mici coccolati e accuditi da Annalisa Tubbiolo, la fioraia Nanda, Loredana, Rosilena e uno studente, Francesco, che con le prime si inserisce nei turni di «giropappa» distribuita due volte al giorno; la mattina prima delle nove e poi la sera. La colonia felina è regolarmente registrata e i gatti vengono tutti sterilizzati.

Nell’ultimo mese Annalisa ha interpellato Pierluigi di Mondogatto per la cattura di nuovi arrivi: tre mici abbandonati al cimitero da chi se ne è voluto sbarazzare. «Noi ci prendiamo cura di tutti, senza distinzione», racconta Annalisa. Missiolino è stato lasciato dal suo padrone, visto uscire dall’ingresso principale con il trasportino vuoto. Ad ogni micio è stato dato un nome e ha colonizzato insieme a altri una parte del cimitero. Annalisa li chiama uno ad uno: Piripio, Mami, Bibi, Pallina, Spaventina, Greg. Loro rispondono uscendo dalle loro cucce mimetizzate tra gli alberi e le aiuole per farle festa.

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I gatti del cimitero Monumentale

«Ogni gatto ha il suo carattere e si relaziona con noi in modo diverso», racconta ancora Annalisa. Alcuni sono quasi del tutto socializzati, altri si tengono a debita distanza. Inutile dirlo, i gatti del Monumentale come altri mici delle colonie feline più blasonate, sono tra i più fortunati. Al Monumentale vivono in completa libertà in uno spazio immenso, pieno di verde e sotto l’occhio vigile dei custodi che non appena notano qualcosa di strano avvertono le volontarie. Linda, Magrussi, Mao, Dina, Codona, Mariolina, Eros, Carlo, Misiolino, Traussina, Sion, Terminator, sono i nomi degli altri mici che compongono la colonia felina. Grigiona forse è la più anziana. Annalisa non l’ha abbandonata neppure quando, colpita da un ictus, tutti temevano che sarebbe mancata di li a poco. Ancora oggi è un gatto in salute ed è la prima che porta il saluto alla volontaria tutte le mattine. Annalisa, attraverso la sua pagina Facebook, organizza vere e proprie collette alimentari, raccoglie cibo per i mici e quando può aiuta le gattare meno fortunate in giro per la città. Tutto viene rendicontato con la pubblicazione di foto e scontrini. «Perché gli amanti dei gatti sono molto generosi, ma è giusto che sappiano dove finiscano i loro aiuti».

21 marzo 2018 | 18:35

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