Non è un segreto che gli uomini abbiano un debole per i gatti. Basta andare su Youtube o su qualsiasi altro social per rendersene conto: milioni e milioni di immagini e video di gattini di tutti i tipi, quelli assonnati, quelli impazziti, quelli batuffolosi, quelli che dormono, quelli che si svegliano e quelli che ti svegliano, quelli che miagolano, che parlano, che fanno le fusa… e tutti con milioni e milioni di like e di visualizzazioni, così tante da fare impallidire anche le pop star più social del millennio.

Insomma il gatto per noi è una vera passione. Ma non facciamoci ingannare dal suo dolce miagolio, perché pare proprio che sia lui a scegliere noi, e non viceversa come tendiamo a credere.

Provate a pensarci un attimo: cosa siete disposti a fare per il vostro gatto? Pappe cucinate da chef stellati, cuscini di ultima generazione, psicologo per eventuali stress casalinghi…siamo anche disposti a cedergli il posto migliore sul divano, e in cambio di cosa?

Indifferenza, dispetti, agguati, snobismo all’ennesima potenza e ogni tanto qualche piccola, timida e ruffianissima “fusetta”, il minimo sindacale che però basta per farci fare quello che vogliono loro.

Insomma, siamo loro schiavi in tutti i sensi. Lo dicono anche i numeri. Nel mondo, infatti, ci sono 600 milioni di gatti domestici, 3 per ogni cane, con una spesa, solo in America, di 6,6 miliardi l’anno per il cibo e 2 per la sabbietta igienica, senza contare appunto tutte le cose che siamo soliti comprare per renderlo felice, dalla più classica delle palline al vino per gatti, il Moscato Pinot Meaw.

A quanto pare i gatti stanno proprio conquistando il mondo, ma soprattutto i nostri cervelli.

La pensa così anche Abigail Tucker, giornalista della prestigiosa rivista Smithsonian, amante dei gatti e autrice di un bestseller sul tema: “Il Re della casa”, 320 pagine dove si raccontano questi animali e il loro rapporto con noi umani. Beh dopo averlo letto forse guarderete il vostro amato “battuffolino di pelo ciccioluto fusacchioso” con occhi diversi.

Già perché a sentire la scrittrice non sono i gatti ad essere addomesticati dall’uomo, ma esattamente il contrario, e a pensarci bene potrebbe anche aver ragione effettivamente.

A quanto pare la Tucker non è la sola a pensarla così, sono molte le teorie sulla questione, alcune legate ad antiche leggende, e altre più scientifiche, alcuni scienziati pensano, infatti, che i gatti passino all’uomo un batterio silente che si annida nel nostro cervello per condizionarci e piegarci al loro volere.

Insomma, che dietro questi teneri e irresistibili esserini pelosi si nasconda davvero una ferocissima razza aliena che sta cercando di conquistare e soggiogare la razza umana a suon di miagolii? Beh, una risposta non siamo ancora in grado di darvela, ma una cosa è certa: se così fosse avrebbero già vinto loro.

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