“Lupi travestiti”. Questo è il titolo di un libro di una mia collega, la dottoressa Barbara Gallicchio, che inquadra molto bene la storia dell’addomesticazione del cane.

Il cane è “l’animale domestico” per eccellenza, non solo perchè è stato il primo ad essere addomesticato, ma anche per come è avvenuta la sua addomesticazione. Rispetto, ad esempio al maiale, alle capre, alle vacche e al cavallo che sono prede e  l’addomesticazione è stata un’imposizione fatta dall’uomo, perchè era più semplice allevarli che cacciarli, per il cane invece, che è un predatore e condivideva lo stesso territorio di caccia e, quindi anche competitore, non è stato così.

Come mai allora due esseri potenzialmente rivali si sono uniti così indissolubilmente? Le ipotesi dell’addomesticamento del lupo si perdono nei meandri della preistoria e  l’ipotesi più accreditata è quella dei coniugi Ray e Lorna Coppinger. I due biologi sostengono che forse lupi meno abili alla caccia e più docili si siano avvicinati  agli uomini, nutrendosi dei loro scarti alimentari e di piccole prede nocive per l’uomo. In  cambio fornivano un servizio: ”facevano la guardia”. Erano dunque delle sentinelle.

Quindi possiamo immaginare branchi di lupi che seguivano uomini preistorici al fine di nutrirsi dei loro avanzi e si fermavano con loro, per riposarsi, fornendo però la guardia, avendo un olfatto e udito potentissimo per cui svelavano con l’ululato e l’abbaio eventuali prede.

Anche Lorenz, il padre dell’etologia, intuì l’origine di questo legame come descrive nel libro ”E l’uomo incontrò il cane”.  Lorenz si era solo sbagliato pensando che il cane oltre dal lupo poteva discendere anche dallo sciacallo. Solo alla fine degli anni 90 con lo studio del DNA mitocondriale si è scoperto che non è cosi.

Il cane deriva solo dal lupo e si può parlare infatti di “lupi travestiti”. Molto probabilmente lupo e cane si sono separati più di 100.000 anni fa. La storia è affascinante e possiamo solo capire che la nostra specie è profondamente legata all’addomesticazione del lupo.

La sorprendente amicizia che scientificamente si chiama coevoluzione è stato un chiaro segno di come ”l’unione fa la forza” e sicuramente senza il migliore amico dell’uomo il nostro destino sarebbe stato differente. L’uomo e il cane condividono anche la stessa evoluzione di geni come quelli legati alla dieta, alla digestione,a processi neurologici e a delle malattie.

Secondo questo studio la causa sarebbe da ricercare nel fatto che si è condiviso gli stessi ambienti per lungo tempo. Questa particolare situazione si chiama “evoluzione convergente”. Il tributo che l’uomo deve dare all’addomesticazione di tutti gli animali è notevole. Senza gli animali sicuramente l’uomo non avrebbe potuto avere questo percorso evolutivo.  

Nel “Piccolo Principe“ l’opera più  conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry alcuni passaggi sono molto significativi, infatti il Piccolo Principe chiede: “Che cosa vuol dire addomesticare? La volpe gli risponde “vuol dire creare dei legami… se tu mi  addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo,e io sarò per te unica al mondo. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai  addomesticato…”.

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