Fra gli animali domestici più diffusi, i cani sono certamente tra i più abili nel dimostrare il loro amore, nonché la fedeltà nei confronti dei proprietari. Delle nuove ricerche, tuttavia, confermano come questi quadrupredi non siano solo in grado di donare amore, ma anche di comprendere la qualità della dedizione ricevuta da parte dei loro proprietari. È quanto sostiene Brian Hare, esperto di studi cognitivi sui cani, il quale di recente ha collaborato con Purina negli Stati Uniti per comprendere emozioni e comportamenti degli amici scodinzolanti.

Diversi studi in passato si sono concentrati sulla relazione tra uomo e cane, con risultati davvero sorprendenti. Hare, ad esempio, conferma come l’amico a quattro zampre sia in grado di comprendere il grado di amore del proprietario, grazie alle reazioni chimiche e ormonali che coinvolgono il contatto reciproco. Così come accade per l’accudimento dei bambini, nell’uomo si verifica un aumento dell’ossitocina, l’ormone dell’amore, quando si interagisce con il cane. E, proprio durante questa interazione, il fondamentale ormone raggiunge livelli più elevati anche nell’animale, segno di come sia in grado di riconoscere il legame positivo e le emozioni a esso connesse.

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Allo stesso modo, però, le ricerche dimostrano come anche i cani possano provare emozioni opposte, come quelle della depressione. Questa caratteristica si è resa maggiormente evidente per gli animali vittime di abusi o esposte a eventi traumatici: dopo l’11 settembre 2001, ad esempio, in diversi cani da soccorso si è verificata una sindrome simile allo stress post-traumatico che può verificarsi nell’uomo. Non è però tutto, poiché il cane tende anche ad assimilare l’umore del proprietario, sempre per quella reazione congiunta legata all’ossitocina: non accade di rado, infatti, che i cani di proprietari affetti da depressione diagnosticata mostrino, a loro volta, segnali e comportamenti analoghi.

Infine, sembra che il cervello canino, così come quello umano, necessiti di costante allenamento. A partire da una buona alimentazione, considerato come attorno ai 7 anni il metabolismo del cane, e soprattutto del glucosio, comincino a cambiare. Ma anche sul fronte dell’attività fisica, con movimenti sempre regolari e costanti, nonché sulla curiosità, per mantenere la mente fresca. Utili sono quindi tutti i giochi che permettono al quadrupede di mettersi alla prova, anche alla ricerca del cibo, fuori e dentro casa.

28 ottobre 2016

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