IVREA. La pet terapy, ossia l’ausilio di cani per riavvicinare i malati, grandi e piccini, alla gioia di vivere affonda le radici nello straordinario rapporto che si può instaurare tra l’uomo ed il suo più fedele amico.Un rapporto che può aiutare anche i bambini ad entrare in contatto con i grandi temi e sentimenti della vita. E quindi far entrare un cucciolo in famiglia quando è già presente un cucciolo d’uomo «è una delle esperienze più emotivamente appaganti ed arricchenti che possano capitare», spiega Simone Dalla Valle, istruttore cinofilo, autore del libro Un cane per amico e conduttore del programma Missione Cuccioli, in onda ormai da cinque stagioni DeaKids. Partendo, naturalmente dal presupposto «che non sempre, però, la convivenza tra i piccoli amici a quattro zampe e i nostri figli è priva di ostacoli».«Quando si decide di prendere un cane, bisogna tenere conto della sua età ed evitare di adottarlo prima dei cinque mesi» à il primo consiglio poichè «i bimbi desiderano che un cucciolo sia 24 ore al giorno lì per loro, vogliono giocare e non considerano le necessità dei cani giovani: dormire 20 ore al giorno e trascorrere il resto del tempo a scoprire il mondo», Sconsigliati i Chiwawa «troppo fragili e delicati». Disco verde per «Bulldog, Bulldog Francese, Cavalier King o Carlino tra le taglie piccole Golden Retriever, il Terranova o il Bovaro Svizzero per quelli grandi. Da ricordare che i bambini non riescono a sottomettere i cani di grossa stazza evitando di trattarli come dei peluches. I genitori dovranno esercitare un ruolo di controllo.«Sconsiglio sempre di lasciare i bambini da soli con in cani e, prima dei 10 anni, non dovrebbero mai portare a spasso da soli i loro amici a quattro zampe. Non saprebbero cosa fare in caso di emergenza. Gli adulti devono vigilare, insegnando ai figli a rispettare il cane, a non tirargli la coda, a non mettergli le mani in bocca e via dicendo, altrimenti si rischia che il cucciolo si senta minacciato e viva come attacchi alcuni comportamenti che magari un bambino considera gioco» – spiega l’espeerto cinofilo. Le coccole non devono prendere il sopravvento sulla libertà e sui ritmi del cane. Poi una critica alle migliaia di filmati che su internet spopolano con cani e bebè.«Mai lasciare da solo il cane vicino al bebè, ad esempio. E mai invitare il cane a fare la guardia alla culla, perché potrebbe sviluppare un istinto di protezione, ma anche di rivalsa nei confronti del nuovo arrivato, che ora viene colmato di attenzioni. Quelle che, magari, un tempo erano solo per il cucciolo».Ma l’esperienza bambino-cucciolo è utilissima perché «Prendendosi cura di un altro essere umano, il bimbo comprende i limiti propri e altrui. Si apre al mondo, impara a comunicare e ad accettare il prossimo. In una società multietnica come la nostra, tutto ciò gli sarà molto utile in futuro». E un ultimo consiglio:«Non prendete il cucciolo su internet. Si tratta di cani importati dall’estero che hanno problemi di salute. Meglio un allevamento, che però tratti solo una o due razze, oppure il classico canile: pieno di esseri meravigliosi che non aspettano altro che qualcuno vada a prenderli e li ami».

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