Due storie per raccontare la difficile realtà dei cani cretesi. Lucrezia Germini e Annalisa Trebbi sono due turiste italiane che quest’estate sono andate in vacanza a Creta. Entrambe sono tornate a casa, a Roma la prima e a Bologna la seconda, con un quattrozampe abbandonato sulle strade dell’isola che hanno scelto di adottare. Entrambe sono rimaste scioccate da quello che hanno visto. «A Creta c’è una totale indifferenza per la vita dei cani, che non hanno dignità e vengono investiti per le strade senza che nessuno si scomponga – racconta Annalisa Trebbi -. Non esiste la cultura del cane da compagnia, gli animali non vengono sterilizzati né microchippati, e se trovi un cucciolo senza un padrone e chiedi aiuto a commercianti o residenti della città, la risposta è sempre la stessa: lo riporti dove lo ha preso». Cioè in strada. «Per il turismo, questa è una pessima cartolina dell’isola». 

Lucrezia Germini era in vacanza a Chania con il suo fidanzato Manuel quando ha visto un meticcio che vagava senza meta sull’autostrada. Si sono fermati nella corsia d’emergenza, ed il cane è schizzato nella loro macchina in un paio di secondi. «Ci siamo subito attivati, senza risultato, per trovare i proprietari, poi abbiamo contattato una pensione della zona ma per il meticcio non c’era posto – dice Lucrezia -. Così abbiamo lasciato la cagnolina vicino a un albero di fronte alla pensione, lasciando il mio numero di cellulare su un foglietto. In quel momento non potevamo fare altrimenti». 

La preoccupazione ed il senso di colpa però erano troppo forti, e la coppia è tornata davanti a quell’albero il giorno successivo. La cagnolina era ancora lì, immobile ad aspettarli. L’hanno ripresa con sé: «Prima l’avevamo chiamata Puzzona, per il cattivo odore che aveva addosso quando l’abbiamo trovata, poi l’abbiamo ribattezzata Hachika e l’abbiamo portata con noi a Roma – dicono – grazie anche ad una colletta su Facebook che ci ha permesso di raccogliere 900 euro in 48 ore e pagare passaporto, cure e volo per il cane». 

Hachika insieme agli altri due cani di casa  

Anche Annalisa Trebbi quest’estate ha vissuto una storia simile. Il suo «Whisky», un meticcio, rischiava di essere investito da un’auto quando lei e il suo fidanzato l’hanno trovato sempre a Chania, nell’isola di Creta.  

Whisky  

Dopo varie richieste di soccorso e porte chiuse in faccia, ad aiutare la coppia è stata l’associazione «Noah’s Ark Animal Sanctuary di Chania», «che ci ha spiegato che nella città non esistono strutture in grado di ospitare nuovi animali. L’unica presente è al collasso in quanto a numero di ospiti – racconta Annalisa Trebbi -. A quel punto ci siamo trovati di fronte a un bivio: abbandoniamo Whisky sul marciapiede o lo adottiamo?». Hanno optato per la seconda scelta e ora si gode la sua nuova vita bolognese lontano dai giorni tristi e difficili. 

Whisky nella sua nuova casa  

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