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SECONDO UN’INDAGINE DI AMNVI (ASSOCIAZIONE MEDICI VETERINARI ITALIANI), IL 68,5% DI CHI ADOTTA UN ANIMALE È DI SESSO FEMMINILE MA CRESCE LA QUOTA DEGLI UOMINI L’INFORMAZIONE VIAGGIA SUL WEB

[ LA RICERCA] Milano Q ual è l’identikit dei proprietari di pet italiani? Quanti anni hanno? Che cosa fanno? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui ha cercato di dare una risposta una recente indagine di Amnvi, l’associazione nazionale medici veterinari italiani, da cui si evince che il 68,5% di chi possiede un animale domestico in casa è donna, mentre solo il 31,5% è uomo. Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la percentuale di uomini proprietari di animali è nettamente aumentata passando da 24,7% al 31,5% a dimostrazione di una evoluzione culturale solo pochi anni fa impensabile. Un altro dato interessante riguarda il nucleo familiare dei proprietari di pet, il quale in media è composto da 2,8 componenti risultando superiore alla media nazionale di 2,4 persone. Non solo: rispetto al passato, e in linea con l’andamento demografico nazionale, le famiglie che hanno un animale domestico sono meno numerose: 10 anni fa la media era di 3,15 componenti. Oggi, il 34,3% è un nucleo composto da 2 persone; il 24,1% da 3 persone e il 22,4% da 4 persone. In generale, i pet sono presenti nelle famiglie più numerose e residenti nei comuni più piccoli; nelle case di chi svolge un lavoro autonomo e in quelle in cui vivono animali da maggior tempo. La stragrande maggioranza di proprietari di animali, (78,9%) appartiene a nuclei familiari senza bambini sino a 12 anni, dato in aumento del 4% rispetto a 10 anni fa. Solo all’interno del 10% delle famiglie con pet, ci sono anche bambini piccoli. Mentre

le famiglie con animali composte da un unico componente sono aumentate di 2,4 punti in 10 anni, passando da 8,4% a 11,1%. In crescita anche i nuclei familiari composti da 2 individui che nel 2007 erano il 23,3%. L’età media è 53 anni. Il 23,7% ha un’età compresa tra i 45 e i 54 anni; il 22,5% tra 55 e 64 anni. Ne deriva che quasi la metà dei proprietari di pet ha tra i 45 e 64 anni. Il 30% ha meno di 45 anni, il 23% è over 65. Per quanto riguarda la scolarizzazione, la maggior parte delle persone ha un diploma superiore (42%, mentre 10 anni fa i diplomati erano il 31,7%) o diploma inferiore (29,1%). I laureati sono aumentati: erano il 10% nel 2007, ora no il 20,6% mentre i pensionati sono il 27,6%. Inoltre, sempre più proprietari di animali d’affezione utilizzano il web per informarsi. In linea con i dati Istat 2015 secondo cui il 58% degli italiani utilizza Internet, i proprietari che navigano in rete (abitualmente oppure occasionalmente) sono il 57,8%. Globalmente sono aumentati di circa 5 punti passando dal 52,2% del 2011 al 57,8% del 2017. Utilizza Internet regolarmente il 37,5%; il 20,3% casualmente, in crescita rispetto al 2011. Superiore agli altri target l’utilizzo di Internet fra i proprietari anche di small pet (66,7%, di cui 45,5% abitualmente). Si riscontra, invece, una quota inferiore di user fra i clienti: che hanno gatti (solo gatti, non user 48,9%); senza un veterinario di fiducia (55,7%). Fra i proprietari che utilizzano il web, il 47,1% (il 27,2% di tutto il campione, 1 cliente su 4 lo usa come strumento di informazione anche per valutare una malattia diagnosticata al proprio animale. Nel 2011 questa percentuale era del 37,2%. Infine, chi cerca online informazioni o valutazioni sulle strutture veterinarie è il 21% di tutti i clienti ed il 36,4% fra quelli che utilizzano Internet. Questo valore è aumentato in modo significativo negli ultimi 5 anni, nel 2011 era solo il 17,2%. (v.d.c.) Sono quasi 30 milioni i pesci che nuotano negli acquari delle famiglie italiane. Sono gli animali domestici più numerosi sono il 18,5%. Pochissimi ormai i proprietari con la sola licenza elementare (9,8%). A livello occupazionale emerge poi che il 40% dei proprietari svolge una professione; le casalinghe rappresenta

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