«Il cane appoggia delicatamente il muso su una superficie (ad esempio il letto o il divano) e fissa la persona che la occupa, oppure volge lo sguardo altrove come a fare il vago; se la persona incrocia il suo sguardo può scodinzolare. Con questo comportamento sembra chiedere gentilmente il permesso di occupare il letto o il divano assieme alla persona che vi è adagiata sopra».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«(…) nel caso in cui non possa lasciarli annusare liberamente chiedo ai miei cani di seguirmi con tono allegro e coinvolgente e non mi sognerei mai di sgridarli o strattonarli. Quando questa possibilità non viene concessa, sappiate che il cane accumula stress, frustrazione e insicurezza, che minano il suo benessere e ne rendono sempre più complessa la gestione, e non solo al guinzaglio».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«Se è vero che i miei cani uggiolano quando non stanno nella pelle all’idea di fare qualcosa, con altrettanta frequenza dimostrano la loro rassegnazione (…) In alcuni casi il sospiro potrebbe semplicemente essere un comportamento con cui il cane si appresta a rilassarsi, proprio come facciamo noi umani quando ci stiracchiamo i muscoli. Eccessivi sospiri, però, potrebbero essere, invece, espressione di un malessere fisico del cane».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«I cani adorano essere accarezzati lentamente e con la mano aperta oppure essere massaggiati delicatamente con la punta delle dita: concentratevi sui lati del collo, sui fianchi e sulla schiena, ma pian piano abituatevi ad accarezzare anche le zampe e la coda nella loro interezza, a massaggiare le orecchie e le dita stando sempre attenti a non allargarle troppo».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«Una parte dei ricercatori italiani (…) nel 2007 ha condotto un esperimento grazie al quale è stato possibile affermare che i cani tendono a scodinzolare verso destra in presenza di stimoli che suscitano emozioni positive, e a scodinzolare verso sinistra in presenza di stimoli che possono suscitare emozioni negative».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«Si è calcolato che nell’arco di un secondo un cane riesce a compiere da due a sei inspirazioni; le molecole odorose trasportate dall’aria inspirata sono captate dagli oltre 220 milioni di recettori olfattivi posizionati all’interno delle canne nasali e collegati, attraverso un complesso sistema di innervazioni, alle zone del cervello adibite all’analisi degli odori. Per darvi un termine di paragone, nell’uomo tali recettori sono circa 5 milioni».
Foto di Simone Dalla Valle, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
Il nuovo libro di Simone Dalla Valle, Come parla il tuo cane. E come tu puoi parlare con lui, Tea , 20 euro, in libreria dal 19 giugno.
«Nel linguaggio dei cani toni acuti e volume alto indicano eccitazione e/o insicurezza, mentre toni e volume bassi indicano sicurezza e fermezza: ricorrete ai primi se volete giocare e divertirvi con il vostro amico o per ottenere la sua attenzione».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«Sarebbe opportuno che quando i nostri amici si incontrano non venissero tenuti a distanza mediante guinzagli tirati con forza: sebbene per loro osservarsi sia utile, lo è ancor di più potersi annusare (…) i cani hanno bisogno di rituali e forme di comunicazione che non sono quasi mai possibili se si trovano su un marciapiede tenuti al guinzaglio».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle © 2014 TEA S. p. A., Milano
«I cani utilizzano spesso la bocca con le stesse funzioni con cui noi utilizziamo le nostre mani. Quando sono cuccioli, afferrano tutto ciò che ha un odore che li incuriosisce ed è “a portata di bocca” per interagirvi e fare esperienze utili alla loro formazione (proprio come fanno i cuccioli d’uomo quando toccano ogni oggetto che cattura la loro curiosità per poi infilarlo in bocca per verificarne gusto e consistenza)».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«La posizione delle orecchie esplicita lo stato emotivo del cane (…) orecchie dritte e tese esprimono attenzione e sicurezza; orecchie ripiegate di lato o indietro in maniera distesa esprimono rilassatezza, amicizia e buone intenzioni; orecchie ripiegate indietro e mantenute appiattite dietro la testa esprimono insicurezza e paura».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«I cani scavano per divertirsi o perché incuriositi da un odore presente nel terreno, ma questo comportamento può diventare anche un modo per richiamare la nostra attenzione una volta scoperto che causa una precisa reazione».
Foto di Luca Spennacchio, tratta da Come parla il tuo cane di Simone Dalla Valle
© 2014 TEA S. p. A., Milano
«La tensione con cui il cane chiude la bocca e l’ampiezza con cui la apre sono direttamente proporzionali all’eccitazione vissuta in quel momento. Una bocca semiaperta – o chiusa, ma senza che le labbra siano serrate – indica bassa eccitazione e serenità. A volte i cani alzano leggermente gli angoli esterni della bocca ed è in questi momenti che sembrano sorridere esprimendo la loro felicità».
