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Immigrazione, lavoro, sussidi, molti i temi trattati durante la campagna elettorale appena trascorsa, ma agli animali chi ci pensa?

La denuncia arriva dalla Lav (Lega anti vivisezione), che sottolinea come gli animali domestici siano considerati, per l’economia italiana, alla stregua dei beni di lusso. Gli alimenti, le cure veterinarie e le medicine per gli amici a quattro zampe in Italia, infatti, sono sottoposti ad un’Iva pari al 22%. Inoltre, la detrazione fiscale delle spese veterinarie è minima, mentre elevatissimo è il costo dei farmaci, che è in media cinque volte superiore rispetto all’equivalente umano con lo stesso principio attivo.

Sono proprio i 60 milioni di animali – di cui 7 milioni cani e 7 milioni e mezzo gatti – ad essere al centro della campagna lanciata dagli attivisti Lav al fine di chiedere al nuovo governo misure che tutelino e garantiscano i diritti dei cuccioli e delle loro famiglie. Secondo una recente indagine di Eurispes, oltre il 32% degli italiani ha un animale domestico, mentre analizzando le stime proposte dalla Lav nella Penisola si è passati da 36.214 cani adottati nel 2015 a 33.166 nel 2016. «Il costo della vita per le famiglie rende sempre più difficile anche accudire un animale» afferma la responsabile Lav Area Animali Familiari, Ilaria Innocenti.

L’iniziativa Gli animali non sono un lusso, si pone come obiettivi primari di abbassare le spese per gli alimenti, sia per gli animali che vivono in famiglia sia per quelli che si trovano nei rifugi e nelle colonie, e di ottenere agevolazioni per le spese veterinarie. Fra le richieste avanzate, infatti, spicca la cancellazione dell’aliquota Iva sulle prestazioni veterinarie per gli animali adottati e la riduzione della stessa per quanto riguarda le cure e il cibo per animali non tenuti a scopo di lucro. Viene chiesto, inoltre, l’aumento della quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie dalla dichiarazione dei redditi, rendendola totale per chi adotta un amico a quattro zampe.

lav randagiA partire dal weekend del 10 e 11 marzo e per quello successivo, saranno allestiti nelle principali piazze italiane dei banchetti informativi presso i quali i cittadini potranno firmare la petizione Per un Fisco non più nemico dei quattro zampe. Sarà possibile, inoltre, acquistare un uovo di Pasqua dando il proprio contributo ai progetti per aiutare a contrastare il randagismo nel Sud e ritirare la guida pratica alla corretta convivenza con gli animali. «Chiederemo ai cittadini di firmare una petizione per chiedere alcuni passi concreti per gli animali» fanno sapere dall’associazione.

Francesca Santi

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