Il glaucoma primario del cane è una tipologia di glaucoma che si sviluppa in assenza di altre malattie intraoculari ed è una condizione ereditaria in molte razze di cani. La goniodisgenesi, o malformazione dell’angolo di drenaggio, è la causa più frequente di glaucoma primario acuto nei cani ed è una condizione che di solito colpisce entrambi gli occhi (sebbene all’inizio si presenti come problema monolaterale).

Gli animali colpiti sono, generalmente, cani di razza pura e di età compresa tra 5-8 anni, sebbene alcune razze sviluppino un glaucoma primario in età giovanile. I segni di presentazione di solito insorgono molto rapidamente: i cani con glaucoma primario si presentano con un occhio opaco e dolente. Normalmente anche la lacrimazione è aumentata. Il paziente può manifestare ottundimento del sensorio e può essere inappetente. Inoltre, il proprietario può riferire di aver assistito ai tentativi del suo cane di sfregarsi l’occhio o nascondere il muso. Nella maggior parte dei casi non sussiste una precedente anamnesi di malattia oculare o di malattia sistemica di un certo rilievo. In realtà il paziente è , di solito, completamente normale il giorno prima, poi improvvisamente sviluppa un occhio infiammato, opaco e dolente.

L’occhio colpito probabilmente è cieco o con una funzione visiva gravemente diminuita, dimostrato da una risposta alla reazione di minaccia assente o ridotta. L’edema corneale si manifesta con una colorazione corneale blu-grigiastra. Oltre all’opacizzazione, l’occhio apparirà anche arrossato: la congestione episclerale è marcata e si può sviluppare anche una vascolarizzazione corneale.

La misurazione della pressione intraoculare è fondamentale per formulare una diagnosi definitiva, per fornire una prognosi, per predisporre un piano terapeutico e per monitorarne l’efficacia.

La gonioscopia è l’esame dell’angolo di drenaggio: raramente è possibile eseguire una gonioscopia sull’occhio colpito ( a causa dell’edema corneale, della vascolarizzazione corneale periferica e del dolore), ma l’esame dell’occhio controlaterale può mettere in evidenza una goniodisgenesi e perciò anche il secondo occhio è a rischio di sviluppare un glaucoma. Tra gli altri test che si possono eseguire come parte dell’accertamento diagnostico è compresa l’ecografia. Questa consentirà una dettagliata visualizzazione delle strutture intraoculari nonostante l’opacità dei mezzi diottrici e aiuterà a differenziare un glaucoma primario da uno secondario. Per esempio, potrebbero essere individuate una massa iridea o una lussazione della lente, che potrebbero suggerire che la pressione intraoculare aumentata si sia sviluppata secondariamente a un’altra malattia oculare. Occorre ricordare che si può verificare anche un altro tipo di glaucoma primario, il glaucoma ad angolo aperto: è meno comune, ma può essere osservato nell’Elkhound norvegese e nel Beagle. Qui la condizione è a insorgenza lenta e la funzionalità visiva può essere mantenuta per un periodo piuttosto lungo nel decorso della malattia. L’aumento della pressione intraoculare è graduale e l’occhio può tollerare questi cambiamenti con dolore e danno del globo minori che in presenza di goniodisgenesi.

                                  gonio normale[1]

Le razze affette da goniodisgenesi sono:

  • Cocker spaniel americano

  • Cocker spaniel inglese

  • Springer spaniel inglese

  • Welsh springer spaniel

  • Basset hound

  • Bovaro delle fiandre

  • Labrador retriever

  • Golden retriever

  • Alano

  • Welsh terrier

  • Siberian husky

  • Samoiedo

Il trattamento medico per il glaucoma primario acuto si divide in trattamento d’emergenza e controllo a lungo termine. La maggior parte degli approcci medici al richiede l’uso di agenti topici. Nel glaucoma acuto, la priorità sarà la risoluzione del dolore: il più delle volte vengono somministrati FANS sistemici assieme a un oppiaceo. Gli inibitori dell’anidrasi carbonica vengono abitualmente usati per il trattamento del glaucoma primario sia d’emergenza che di mantenimento. Molto spesso viene intrapreso il trattamento anche del secondo occhio, sebbene ciò non prevenga la possibilità che diventi glaucomatoso. Tuttavia, può fornire una certa protezione durante insidiosi picchi di pressione che si è dimostrato insorgono prima che si sviluppi una elevata pressione intraoculare continua.

La prognosi per il glaucoma primario è sempre riservata, sia in termini di conservazione della funzione visiva che di salvataggio dell’occhio. Il danno causato dall’improvviso aumento della pressione intraoculare può essere grave e, quindi, lo scopo è spesso di mettere il paziente a proprio agio e alleviare il dolore. L’episodio acuto cronicizzerà e potranno insorgere altri cambiamenti oculari quali ingrandimento del globo , strie corneali, ulcere e pigmentazioni corneali, lussazione della lente e così via.

A cura della Dott.ssa Valentina Declame

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