I nostri migliori amici a quattro zampe soffrono quanto noi per il caldo massacrante. Cani e gatti, infatti, con le altissime temperature si ritrovano davanti un’insidia in più perché non sudano e quindi non possono disperdere calore, come facciamo noi. Se non ansimando. Come noi rischiano però colpi di calore e di sole. Soprattutto gli animali anziani, o con malattie respiratorie o circolatorie. Al Bioparco di Roma gli animali sono stati assistiti con piscine e ghiaccioli. “In questo periodo bisogna considerare gli animali come gli anziani – spiega Raimondo Colangeli, veterinario e vicepresidente Anmvi (associazione medici veterinari) al quotidiano La Repubblica – e quindi moltiplicare le precauzioni: non farli uscire nelle ore più calde, ma solo al mattino presto e di sera, evitare le lunghe passeggiate, le corse, i giochi di movimento. Che possono essere ripresi tranquillamente a settembre. Inoltre è bene bagnarli, anche con delle pezze umide, sulla testa per esempio. E’ molto importante anche evitare bruschi sbalzi di temperatura tra l’esterno e automobili o appartamenti con aria condizionata tenuta bassa, per evitare forme respiratorie. La temperatura dovrebbe aggirarsi sui 24-25 gradi, non meno. E magari fare una pausa di decompressione in entrata e uscita, per evitare lo sbalzo molto brusco”.

Risulta essere fondamentale – scrive ancora La Repubblica – tener conto del colore del proprio cane e del proprio gatto. Un animale nero in linea di massima è più a rischio perché aumenta l’assorbimento dei raggi solari. Uno bianco, viceversa, soprattutto se a pelo raso, ha la cute rosa ed è più sensibile a dermatiti e scottature. “Bisogna evitare che restino molto al sole – continua Colangeli, che è anche protagonista di una serie di video tutorial di consigli sul sito di abbaiare in Italia (www.abbaiareinitalia.it) – e comunque proteggerli con le apposite creme solari per animali. Non più di 15 minuti al sole, poi farli spostare in un luogo fresco e ventilato, e bagnarli. Sia cani che gatti. Il gatto bianco rischia anche forme neoplastiche”. Altro errore commesso spesso – spiega la cronista del quotidiano La Repubblica, Elvira Naselli – sono i viaggi lunghi con gli animali costretti a stare in macchina per troppe ore. Il dottor Colangeli spiega ancora che: “a Roma è vietato per legge lasciare gli animali con questo caldo in macchina, le temperature salgono in pochi minuti fino a 50 gradi e possono provocare colpo di calore e anche la morte. Gli unici viaggi possibili sono nel periodo che va da ottobre ad aprile”.

I nostri amici a quattro zampe potrebbero non avere voglia di mangiare con il caldo, sarebbe sbagliato forzarli. “Per loro non mangiare è una protezione naturale – spiega Debora Guidi, veterinaria specializzata in nutrizione a La Repubblica- e poiché ogni volta che si mangia si crea energia e calore e si alza la temperatura corporea, gli animali si difendono riducendo i pasti. A volte smettono del tutto di mangiare. E a quel punto i proprietari cominciano a cambiare regime alimentare in un solo colpo, provocando diarrea e quindi perdita di liquidi. Il consiglio è di non forzarlo a mangiare né di cambiare alimentazione. Anche se perde un po’ di peso lo recupererà successivamente. Questo ovviamente se il cane è in salute, se di mattina presto o la sera è vivace. Se invece appare mogio e cambia umore bisogna portarlo dal medico”. La Guidi ha poi aggiunto che: “bisognerebbe prediligere alimenti più ricchi di acqua, come l’umido o una preparazione casalinga – continua Guidi – ma questo solo se sono già abituati. Se invece mangiano il secco, che di acqua ne ha poca, circa l’8 per cento, ricordarsi di cambiare l’acqua più volte al giorno, o meglio ricorrere a una fontanella. I gatti soprattutto bevono solo se l’acqua è molto fresca. Inoltre è utile somministrare probiotici e prebiotici specifici per la loro flora intestinale”.

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