Sono molte le caratteristiche che rendono il Gatto Sacro di Birmania un gatto particolare e meraviglioso. Bellezza unica, portamento elegante, pelo morbido le cui origini sono avvolte in un velo di mistero…

Gatto Sacro di Birmania, uno dei gatti più belli al mondo

Il Gatto Sacro di Birmania ha un’origine ed una storia particolare, infatti, la leggenda narra che questi gatti vivevano all’interno di grandi monasteri e avevano la funzione di guida spirituale per i monaci. Dopo la morte dei monaci, i gatti dovevano essere un tramite per la loro anima.

Nascono originariamente in Birmania e, dopo aver rischiato l’estinzione durante la Seconda Guerra Mondiale, sono stati poi trovati in Europa. Quindi, nel dopoguerra, sono stati riselezionati di nuovo e di nuovo riallevati e oggigiorno esistono diversi allevamenti.

Gatto Sacro di Birmania, uno dei gatti più belli al mondo (www.tuttogreen.it)

Come riconoscere un Gatto Sacro di Birmania

Le particolarità che contraddistinguono il Gatto birmano sono molteplice. Tra le principali c’è la guantatura, ovvero il gene bicolore che dona alla punta delle zampe il colore bianco. La guantatura non deve sorpassare il metacarpo e, nella zona posteriore, deve essere quasi come una “V” rovesciata.

Altro particolare è l’incredibile colore degli occhi, un blu zaffiro intenso. Questo colore, sempre come narra la leggenda, è stato donato da una dea come gesto di ringraziamento per aver vegliato sul corpo del monaco defunto. Colore blu zaffiro, colore degli occhi della dea stessa. Così come per i piedi bianchi, sintomo di purezza.

Oltre ad essere stupendi, sono anche degli ottimi compagni. Sono abituati a vivere in un habitat domestico, e preferiscono muoversi tra gli ambienti di casa piuttosto che all’esterno. Sono giocarelloni, socievoli ed ottimi compagni, soprattutto con i bambini.

La particolarità del Gatto Sacro di Birmania è il suo mantello, simile a quello del gatto Siamese. Il loro gene Himalayano dona la colorazione della punta delle orecchie e dei piedi di un altro colore rispetto a quello del mantello. La sua bellezza, infatti, è data dal contrasto tra il colore del mantello, tendenzialmente chiaro, con il muso scuro.

Le cure

Il gatto sacro di Birmania non necessita di particolari cure, se non quelle legate alla manutenzione del suo mantello. Per avere una perfetta brillantezza e lucentezza di pelo occorre lavarli e, come tutti gli altri gatti a pelo medio-lungo hanno bisogno di una buona spazzolata almeno 2 volte la settimana.

Per quanto riguarda il cibo, apprezza sia umido che secco, che è in grado di gestire da solo. Dunque è un felino che non tende all’obesità.

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