Il gatto del Bengala è un gatto a pelo corto, conosciuto anche come gatto leopardo, Bengalese  o Bengal, è una razza felina riconosciuta dal 1991 ed è stata ottenuta grazie all’incrocio tra esemplari di gatto domestico con gatti selvatici, rispettivamente delle specie Felis Bengalensis e Prionailurus bengalensis. Questo felino si riconosce subito: amante dell’acqua, mantello caratteristico da leopardo. E’ grazie a Jean Sudgen che decise di accoppiare il suo gatto leopardo asiatico con un gatto domestico, per ammansire la razza, e al Dr. Centerwall, il quale studiò la leucemia virale felina a seguito di questo particolare incrocio, che la specie si consolidò.  Coccolone, vivace e amante della compagnia, anche se il carattere è da scoprire piano piano.

Il carattere del gatto del Bengala non rispecchia le sue origini selvatiche: dolce, intelligente, affettuoso e leale. Molto curioso e attivo, va molto d’accordo con l’uomo e con altri animali conviventi, anche se con i bambini è meglio stare attenti, e può stare anche in appartamento a patto di mettergli a disposizione giochini e uno spazio tutto suo. Come tutti i mici, ha l’istinto da predatore e ama da morire arrampicarsi, stare in alto e cacciare, come il cugino leopardo. Soffre la solitudine, quindi meglio non lasciarlo troppe ore da solo. Se da cucciolo lo si abitua a pettorina e guinzaglio, l’esemplare si farà guidare senza problemi.

Gatto del Bengala: caratteristiche e cure

Il gatto del Bengala ha una caratteristica su tutte: il suo mantello maculato da leopardo. Ha un fisico robusto e muscoloso, dalla forma allungata, di taglia grande e potente. Il peso si aggira sugli 8 o 9 kg se maschio, circa sui 6 kg per la femmina. Altre caratteristiche sono il mento e cuscini dei baffi, la coda tozza con punta nera arrotondata e occhi grandi a mandorla di diverso colore. Le tinte del mantello sono varie e curiose: il gatto del Bengala Sorrel ha una base dal giallognolo all’arancio-rossastro, macchie marroni, cioccolato o cannella, e occhi verdi o gialli; il Seal Linx Point e il Tabby Seal Mink Sepia sono detti anche “delle nevi”. Alla nascita ha un mantello molto chiaro e le prime striature compaiono dopo alcune settimane, solo dopo un anno e mezzo si raggiunge l’aspetto definitivo. Il manto, essendo un micio dal pelo corto, non serve spazzolarlo spesso, solo durante la muta, e bisogna pulirgli le orecchie ogni tanto.

Gatto del Bengala: alimentazione

L’alimentazione di un gatto del Bengala è la nota dolente, perché ha uno stomaco delicato: meglio orientarsi su pollo crudo o carne cruda non grassa, evitando latte e derivati. Si possono comprare le scatolette di cibo in scatola, ma meglio senza conservanti.

Gatto del Bengala: prezzo

Il prezzo di un gatto del Bengala è veramente elevato, perché si arriva addirittura a 2500 Euro: il costo è legato al lavoro di selezione della razza e del tempo, delle energie e del denaro che gli allevatori seri hanno investito per garantirne la purezza e la salute dei cuccioli.

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