Gatti, animali d’affezione che possono risultare indipendenti e autonomi. Di certo non disdegnano la compagnia casalinga, gli affetti di una famiglia e l’amore di un focolare. In particolare se sono stati accolti da cuccioli oppure se hanno vissuto molto tempo per strada. La metodologia di interazione è molto differente da quella dei cani, ma per chi li ama il linguaggio appare fluido e sincero. Esistono però alcuni comportamenti standard che il felino mette in atto per dialogare, che appaiono anomali all’occhio dei meno attenti.

Una comunicazione tutta da gatto che rientra nella routine del quotidiano, rendendo l’interazione uomo-felino domestico più completa. Sono i comportamenti classici che ogni proprietario non stenterà subito a riconoscere, movenze, strategie, vibrazioni, miagolii che arricchiscono la convivenza e la comprensione.

Comportamenti classici da gatto

Fufi spesso ama osservare le gabbiette contenenti canarini o pappagalli, ma anche gli uccellini che svolazzano fuori dalla finestra. L’amico di casa, battendo i denti, emette così un suono simile a un ticchettio, che in molti riconducono a una sorta di frustrazione per la preda lontana. Ma altri invece considerano come la preparazione all’attacco finale. Se invece vuole dimostrare fiducia verso il proprietario, il felino picchietta la sua testa contro la gamba dell’uomo, a sottolineare l’affetto provato e al contempo marcare il territorio. Una metodologia differente per dichiarare il suo amore è quella della consegna dei doni, quando il gatto porta all’amico umano insetti, topi e uccellini morti. In apparenza un gesto crudele ma che ripete il meccanismo figlio-madre, il felino cerca approvazione e contemporaneamente ringrazia per le cure che riceve.

L’amico di casa è un essere comunque tranquillo e indipendente, ma anche piuttosto curioso. Vista la sua predisposizione alla masticazione è importante mettere al sicuro oggetti pericolosi, come plastica, tessuti, metallo e quant’altro. Mordicchiare lo aiuta a sfogare lo stress, per questo è necessario che il felino non acceda a ciò che non è alimentare per non avere problemi di stomaco. Un altro modo di scaricare l’ansia è il gesto dell’impasto, ovvero Fufi muove ritmicamente le zampe sul corpo del proprietario. È un comportamento primordiale imparato mentre succhia il latte dalla mamma, che replica con il suo umano di appartenenza come gesto di affetto. Un altro atteggiamento buffo del gatto riguarda la scelta delle cucce dove dormire o giocare, non la classica cesta o il letto dei proprietari ma una scatola di cartone. Una posa in apparenza scomoda ma che lo fa sentire sicuro dai pericoli, protetto dal mondo esterno.

Sguardi, linguaggio del corpo

Il micio alterna comportamenti diametralmente opposti come quello di fissare il proprietario, per attirare la sua attenzione o semplicemente per curiosità nei suoi confronti. Oppure lo ignora apertamente cercando solitudine e indipendenza. A volte miagola e piange durante la notte, esprimendo così il suo stato d’animo. Questo è una diretta conseguenza di ciò che sta facendo, perché magari impegnato nella caccia a qualche insetto oppure oggetto: in base al risultato emetterà un verso differente. Per impedire che ciò avvenga è importante farlo giocare molto durante la giornata. Per finire è importante comprendere la relazione di Fufi con la sua lettiera, quindi la sua capacità di coprire i propri escrementi. Se il gatto non riesce a farlo le motivazioni potrebbero essere riconducibili a una infezione della zampa o delle vie urinarie, oppure una reazione decisa alla mancanza di pulizia della lettiera stessa che il proprietario trascura apertamente.

22 dicembre 2015

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