Mantova – Iniziamo il nuovo anno parlando delle “regole della casa”, ovvero dei comportamenti per rendere la convivenza con il nostro cane il più serena possibile. Ovviamente non ci sono regole che vanno bene per tutti, ogni casa, ogni famiglia ha le sue necessità, i suoi spazi e le sue abitudini. L’arrivo di un cane si deve incastrare perfettamente nella routine famigliare. Personalmente i miei cani vivono in casa. Hanno un giardino a disposizione ma siccome sono due “cozze” più che due cani, quando sono a casa le ho sempre incollate. Alcune persone invece preferiscono che il cane viva in giardino e questo non è un problema a patto che non si tratti di isolamento sociale del cane ma gli vengano dedicate comunque tutte le attenzioni di cui ha bisogno. Vediamo ora qualche consiglio utile.

1. DEFINIAMO GLI SPAZI

Il nostro cane è un membro della famiglia e come tale ha la necessità di avere i suoi spazi e le sue cose. Definiamo quindi una zona per la ciotola dell’acqua, che deve essere sempre a disposizione, e una per il momento della pappa. I cani sono animali abitudinari quindi cerchiamo di non cambiare in continuazione il posto delle ciotole. La seconda zona da definire è quella della cuccia, il cane dovrà avere una cuccia, un cuscino, una brandina o un letto a baldacchino se preferite, in una zona ben precisa dalla quale possa controllare i vostri movimenti ma abbastanza appartata da permettergli di riposare. Un esempio pratico: la cuccia del cane non deve essere in mezzo a una porta che ci obblighi a scavalcarlo ogni 5 minuti, piacerebbe a voi qualcuno che vi passa sopra mentre sonnecchiate? Resta inteso che sto parlando del cane in casa. L’ultimo spazio da definire è quello dedicato al gioco. Se il vostro salotto è di 15 metri quadrati e il vostro cane pesa 50 kg forse l’idea di lanciargli la palla non è proprio geniale! Voglio dire, se vogliamo insegnare al cane che in casa si sta calmi evitiamo di farlo giocare a giochi “attivi”. Se invece gli permettiamo di giocare e rincorrere la palla mettiamo in conto un po’ di disordine o qualche testata contro le gambe del tavolo. Tornando alla mia situazione, il gioco preferito delle mie bestiacce è la lotta libera in salotto, mentre ho avuto un boxer che per recuperare la pallina da sotto il divano semplicemente spostava il divano.

2. DIVANO SÌ O DIVANO NO?

Personalmente non mi scandalizza nè il cane sul letto o sul divano nè il suo contrario. La cosa che tengo a sottolineare è che o è SÌ o è NO. Cioè se il vostro mega terranova è abituato a dormire lungo disteso sul divano senza che nessuno gli dica nulla non è che poi la sera che avete ospiti lui sta giù. O ancora se una sera può stare sul divano, non è che la sera dopo è no, lui proverà sempre a salire! La cosa fondamentale è la coerenza: o SI o NO. Ma il mondo non è tutto bianco o tutto nero quindi vi dico quella che secondo me è la soluzione migliore. I primi tempi il cane non dovrebbe salire su letti o divani in modo che lui non prenda il vizio e ci sia una netta definizione degli spazi. Poi quando abbiamo iniziato un rapporto educativo o quando il cucciolo è cresciuto posso farlo salire o scendere “a comando” cioè sono io che decido quando può e quando invece no. Qualsiasi cosa decidete comunque per me va bene purchè non finiate col vedere la tv seduti sulla sedia perchè il cane vi ha rubato il divano, in questo caso avete un problema!

3. ELEMOSINARE IL CIBO DA TAVOLA

Su questa regola sono un po’ più severa, preferisco che il cane NON prenda  cibo da tavola. Per prima cosa perchè di solito il cibo che mangiamo noi non va bene per il cane. In secondo luogo a me piace portarmi il cane in giro, in vacanza o al bar e non voglio che metta il muso sul tavolo in queste occasioni. Anche in questo caso però vale il principio che ognuno a casa sua fa quello che vuole e quindi, se volete dargli cibo da tavola, nulla lo vieta. Non lamentatevi però se poi quando alla festa avete ospiti dovete chiudere il cagnolino da qualche parte per mangiare tranquilli. Anche in questo caso la parola da memorizzare è coerenza.

4. NON APRITE QUELLA PORTA!

Se non volete che il cane non entri in una determinata stanza semplicemente non ce lo fate entrare. Ad esempio volete il cane in casa ma non nella zona notte perchè avete il parquet? Vi basterà non chiamare mai il cane nella zona notte. I primi tempi le zone andranno delimitate da barriere fisiche, poi con un po’ di educazione potrete perfezionare il resta e insegnare al cane ad aspettarvi, infine con il passare dei mesi semplicemente il cane non proverà nemmeno più a seguirvi. Ma anche qui siate coerenti. L’altro aspetto della questione delle porte è il discorso avanti e indietro dalla casa al giardino. Si deve abituare il cane che non può entrare o uscire a suo piacimento ma che siamo noi a decidere. Quindi non precipitiamoci ad aprire ogni volta che lui chiama altrimenti nella sua testa lui dice: “ah si, ok se abbaio questi  mi aprono e esco, poi abbaio di nuovo e mi riaprono e entro! Fantastico, faccio quello che voglio!”. Vale anche il contrario, ovvero dovreste educare il cane a uscire o entrare subito quando lo chiamate, meglio evitare scene di cani trascinati di peso in giardino o persone infreddolite che aspettano mezzora prima che il cane rientri in casa dalla pipi notturna. Ma in questi casi forse è meglio se chiedete a un educatore.

Arianna Beduschi

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