Mercoledì, 25 Novembre 2015 13:50

castiglione giuseppeChiamato a rispondere sulla gestione finanziaria dell’ippica, il Mipaaf ha chiarito l’effettiva portata delle risorse economiche dopo la soppressione di ASSI.

A più di tre anni dalla soppressione dell’ASSI,”nulla ex novo si è registrato di concreto” se non il ritardo dei pagamenti dovuti alla filiera ippica. Con una interrogazione parlamentare l’On Giuseppe L’Abbate ha lamentato l’inerzia legislativa, tanto delle Camere che del Governo che ” non ha esercitato il principio di delega contenuto nella legge n. 23 del 2014 (cosiddetta delega fiscale), lasciando scadere il termine per la tanto attesa riforma dell’ippica ed il relativo rilancio del settore”.

Quanto alle disponibilità finanziarie, dallo scorso mese di luglio si sono liberate risorse per 15 milioni di euro risultanti da un credito IVA a cui l’Agenzia delle Entrate ha rinunciato. Si tratat di risorse- fa notare L’Abbate  che avrebbero dovuto essere destinate all’ippica e invece  secondo il Mipaaf  sarebbero insufficienti: «Le risorse finanziarie disponibili per la programmazione dell’attività ippica relativa al mese di novembre 2015 non consentono di assicurare l’attività di corse per l’intero mese», aveva spiegato il Ministero programmando il calendario delle corse solo fino al 15 novembre.
L’interrogante ha quindi chiesto di conoscere il dettaglio delle risorse effettivamente disponibili e di conoscere “per quale motivo non si siano predisposti la valutazione degli ippodromi e lo svecchiamento delle scommesse ippiche così da rilanciare il settore, come più volte annunciato”.

Le incerte finanze del comparto– Nella sua risposta, il Sottosegretario Giuseppe Castiglione ha spiegato che l’ultimo rendicondo della ex ASSI portava residui attivi per circa 86 milioni di euro (quote di prelievo non incassate) e residui attivi per circa 31 milioni di euro (minimi garantiti) Figuravano inoltre i crediti da risarcimento del danno- compensati dai concessionari con le somme destinate all’UNIRE – per  circa 66 milioni di euro. “Come è noto a seguito della riorganizzazione i flussi in entrata vengono gestiti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ed è emerso in tale contesto che l’intero importo dei residui attivi dell’ex ASSI potrebbe equivalere al debito maturato verso i concessionari a titolo risarcitorio”- ha detto Castiglione prospettando una situazione finanziaria certamente critica. Anche in fatto di patrimonio immobiliare, la ex ASSI disponeva di beni per oltre 2 milioni di euro oggi trasferiti al Demanio dello Stato.
Per quanto concerne il rimborso dei crediti IVA maturati dall’UNIRE sono stati incassate solo parte delle somme, residuando un credito di euro 12.456.089 (per quota capitale) e di euro 1.280.779,80 (per interessi).
“Tali importi saranno destinati al pagamento dei premi del mese di novembre 2015 e di altri residui passivi”- ha spiegato il Sottosegretario, aggiungendo che “l’incasso delle restanti somme è condizionato alla disponibilità di fondi da parte dell’Agente della riscossione (Equitalia Sud)”.

Finananziamento 2016 e revisione delle scommesse- Castiglione ha annunciato di aver gia illustrato alle Associazioni rappresentative un modello per la definizione del ruolo degli ippodromi che costituirà la base per il sistema di finanziamento a partire dall’anno 2016″. Inoltre, sono ripresi  lavori con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la revisione dello schema di regolamento delle scommesse messo a punto dall’apposita Commissione nel 2012. I lavori congiunti tra il MIPAAF e l’Agenzia delle Dogane proseguiranno nei prossimi giorni” ha concluso Castiglione.

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