Filma il cane che sta morendo: è polemica a Sapri sul rifugio «lager»

Redazione • 04 ottobre 2017 21:27

In un video alcuni cani morti circondati da mosche; in un altro Maya, un pastore tedesco, in fin di vita, in preda alle convulsioni forse per un avvelenamento. In entrambi c’è un giovane 19enne in lacrime, disperato, per le sorti dei suoi animali. I filmati, finiti in rete, sono però diventati oggetto di forti polemiche a Sapri da parte di animalisti e cittadini che accusano il ragazzo di gravi maltrattamenti ai danni degli animali che raccoglie per strada o porta via dai canili.

Le polemiche hanno avuto inizio qualche tempo fa,  dalle immagini e dai video che lo stesso postava su Facebook. Gianluca Di Martino, è questo il nome del giovane volontario, nei filmati annunciava in lacrime che i suoi cani erano stati avvelenati da ignoti e dopo averli filmati condivideva il tutto sui social. Le immagini mostrerebbero cani tenuti in condizioni igienico sanitarie precarie, in rifugi improvvisati e senza autorizzazioni, tra Sapri e Rivello.

Il caso ha insospettito e messo in allarme dapprima una giornalista di Roma che ha inviato un esposto prima all’Onlus Anpana e poi ai vigili urbani di Sapri. Poi del caso si è anche occupata l’associazione Be positive Factory che si è messa in contatto con il sindaco di Ravello il quale ha comunicato di aver fatto fare un sopralluogo dai carabinieri e dai veterinari dell’Asl e di aver dato mandato alla polizia municipale di avviare delle indagini per portare il caso in Procura a Lagonegro. Informato dei fatti anche il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, che insieme a Paolo Bernini, deputato del Movimento Cinque Stelle, è andato nell’abitazione di De Martino per verificare di persona le condizioni dei cani. «Abbiamo visitato l’appartamento e gli scantinati ed è tutto in regola», ha detto il deputato pentastellato. «Stiamo facendo ulteriori verifiche», ha aggiunto il primo cittadino spiegando di essere in attesa della relazione dei vigili per avere gli elementi necessari ai provvedimenti di tutela di animali e persone. Bernini insieme ai carabinieri si è recato anche in contrada Medichetta di Rivello. Ma nel rifugio (non autorizzato e portato avanti con somme di denaro che De Martino si sarebbe fatto accreditare per vaccinazioni mai avvenute) i cani non c’erano più. Pochi metri più in là solo la carcassa di un cane in decomposizione nascosta in un fosso.

Ora il caso è finito anche nelle mani di Striscia La notizia. Questa mattina, infatti, l’inviato Edoardo Stoppa è arrivato con una troupe di Mediaset per far luce sui presunti maltrattamenti di cui si sarebbe reso responsabile il giovane, che fin dal primo momento si è dichiarato innocente, ribadendo in alcuni filmati di essere solo vittima di un linciaggio mediatico. Di Martino ha anche sottolineato che il video di Maya era stato inviato solo al veterinario per mostrargli il caso e che non sa come, invece, sia finito sul web. Ma gli animalisti non credono neppure ad una parola e sui social sono tantissimi i post di accusa contro il volontario saprese. E’ prevista per il 28 ottobre una protesta.

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