Estate, tempo di vacanze, periodi di relax che non possono sempre essere condivisi con i nostri amici a quattro zampe, soprattutto se si tratta di gatti. Sono fra gli animali domestici più indipenenti, certo: ma hanno bisogno si essere accuditi e sfamati se devono restare da soli per oltre due giorni.

A chi affidarli per partire tranquilli? Vicini di casa, amici o pensioni per animali. Ma se i primi e i secondi non sono disponibili e non vogliamo scombussolare troppo il micio con un trasferimento temporaneo? Una delle soluzioni è quella di un cat-sitter affidabile al quale affidarli. Su Bologna sono diversi e ne abbiamo incontrata una, alla quale abbiamo fatto delle domande. 

“Mi chiamo Ivana, ho 34 anni e sono cat-sitter da dieci. Fin da piccina sono stata a contatto con i gatti fino a condividere con loro molti lati del mio carattere (sono solitaria, ma in alcuni contesti molto socievole, ho momenti di ozio e dolce pigrizia, alternati a situazioni di grande iper-attività, specie nel lavoro). Ho svolto attività di volontariato in diverse realtà della zona legate ai gatti, come oasi, attività di balia con i piccoli, stalli, controlli pre e post affido e gestione gruppi facebook di animali smarriti. Per trovarmi basta cercare “Cat Sitter Bologna Centro e Saragozza”. 

Hai gatti?

“Al momento convivo con Freacky, la mia “sfigatta” di quasi dieci anni che è allergica ad alcune proteine della carne. Questa micia l’ho incontrata nel momento giusto della mia vita, in un periodo di down della mia esistenza mi ha salvata dovendomi occupare costantemente di lei, cucciola vivace e gioiosa, instillando in me la voglia di risalire la china!”

Quando e come hai cominciato a fare la cat-sitter?

“Ho cominciato a fare la cat-sitter in maniera quasi casuale, quando un amico residente in Via del Pratello mi chiese di occuparmi della sua micia in estate dietro rimborso spese. Non mi pareva vero: potevo coccolare la sua micia Birba e ricevere perfino un compenso in cambio del mio tempo e impegno? Mi si aprì un mondo!”

Cosa fa esattamente una cat-sitter?

“La vita di una cat-sitter è ogni giorno diversa. Entusiasmante, perché sai che c’è sempre qualcuno che ti aspetta dietro una porta della città, ma talvolta anche stancante, specie con il caldo estivo. Io vivo questo ruolo come estremamente importante e di grande responsabilità poiché vigilo costantemente sullo stato di salute e sulla sicurezza di ogni singolo micio. Gestisco i rapporti con i padroncini che sono assenti dalle loro case, cosa che può talvolta generare comprensibilmente ansia nel non sapere come se la passino i loro felini.
Cerco quindi di fare del mio meglio per accudire i mici, far sentire loro il meno possibile l’assenza della famiglia e rassicuro quest’ultima mandando spesso informazioni sui loro mici, aneddoti simpatici e negli ultimi anni, grazie al diffondersi degli smartphone, anche foto e video. I più belli li condivido sulla mia pagina Facebook e rende i proprietari molto orgogliosi dei loro pelosi catturati in momenti di inconsapevole comicità e resi protagonisti da occhi esterni alla vita domestica!
Come cat-sitter mi occupo anche di annaffiare i piante (pur premettendo sempre il mio “pollice viola”!) e il ritiro della posta, considerando che una buchetta vuota desta meno attenzione da parte di intrusioni indesiderate.”

Quale il tuo ‘territorio’ di azione?

“Mi occupo prevalentemente della zona del centro storico di San Felice, Via del Pratello, Isaia, con qualche eccezione per zone più distanti.”

In quali periodi dell’anno in particolare e chi ti chiede di badare ai propri gatti?

“Chi chiede il mio aiuto è prevalentemente chi va in vacanza, sia nel periodo estivo che invernale, per brevi week-end, ma anche chi, per assenze legate a motivi di lavoro in altre città, necessita di una figura specializzata con anni di esperienza ad accudire i propri gatti in maniera amorevole quando è impossibilitato a farlo.
Talvolta mi è capitato di aiutare anche persone con gravi problemi di salute, costretti a brevi o lunghi periodi di ricovero ospedaliero. Si sentivano tranquillizzati dal sapere il loro micio e la loro casa in mani sicure potendo così pensare totalmente alla loro salute.”

Meglio scegliere una cat sitter che una pensione per gatti? Ci spieghi perchè?

“Tutti i veterinari consigliano di non spostare i gatti dalle loro abitazioni poichè la loro natura è fortemente territoriale e quindi legata al luogo e alle abitudini che instaurano intorno ad esso. Spesso, erroneamente, si proiettano su di loro le nostre abitudini e paure “umane”, pensando magari di fare il loro bene portandoli in una casa vissuta da altre persone, gatti, odori nuovi. Pensiamo che un gatto può impiegare anche più di una settimana per ambientarsi e quando lo fa è già ora di tornare nella propria casa! (uno stress che talvolta può portare a patolgie anche gravi come, per esempio, cistiti da stress). Questo purtroppo li disorienta molto e, a meno che non sia per lunghi periodi, è sconsigliato spostarli dalla loro casa, considerando inoltre che il gatto ha una cognizione del tempo totalmente diversa da quella dell’uomo, pensiamo solo al fatto che possono dormire fino a 16 ore al giorno!
Le eccezioni a questo possono essere gatti con esigenze di salute particolari, con caratteri diagnosticati come “patologici” da un veterinario comportamentalista o ancora, nel caso di gatti di poche settimane di vita.”

Hai qualche aneddoto simpatico su richieste strane dei padroni o gatti dalle curiose abitudini?

“Nel corso delle mie visite a casa dei mici mi sono successe talvolta cose strane e divertenti. Capita infatti che qualcuno si dimentichi di avvisare che aver modificato la data di partenza e colgo di sorpresa il padrone di casa con il mio arrivo. Una volta un signore ebbe quasi un malore, nonostante sia abituata ad annunciarmi sempre con frasi del tipo: “Mici, è arrivata la dada!”.
Una volta mi capitò di non trovare una delle due gatte che dovevano essere presenti nell’appartamento, ma alla fine, guardando in ogni angolo scoprii che era semplicemente incastrata sotto un mobile e senza nemmeno un miagolio che potesse aiutarmi a trovarla… Micia Perla!
La cosa più bella dell’essere cat-sitter è l’opportunità di conoscere persone che diversamente non avrei incontrato sul mio cammino. Persone che sono diventate amiche, compagni di viaggio, anche una breve ma appassionata storia, tutti uniti dal comune denominatore di una grande sensibilità verso questo misterioso, buffo, affascinate essere che è il gatto!”

Quanto può costare il servizio di una cat sitter?

“Il rimborso spese di un cat-sitter può dipendere da innumerevoli fattori come ad esempio: la distanza dalla propria casa, se il micio necessita di terapie, il parcheggio per chi gira in macchina, richieste di permanenza al di sopra della propria abituale disponibilità, periodo dell’anno e durata del servizio. Orientativamente una persona esperta chiede dai 10 ai 15 euro per ogni singola visita.
Tenderei a diffidare da chi non ha un percorso pratico e dimostrabile alle spalle, in questo caso una semplice ricerca Google può esserci amica!
In ogni caso prestare sempre attenzione a chi si lascia in custodia il micio e le chiavi della propria abitazione, magari chiedendo una semplice copia/foto del documento, contestualmente alla consegna delle chiavi.”

 

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