sebastian gatto ucciso

E’ morto dopo un’agonia di alcune ore, vittima di polpette avvelenate. Sebastian, è questo il nome del gattino di poco più di un anno che nei giorni scorsi ha perso la vita vicino a Castiglion Fiorentino. A Ottavo per la precisione. E in seguito all’avvelenamento si è mobilitata anche la Polizia Provinciale: perché quelle esche potrebbero essere fatali ad altri animali e dannose per persone, e in particolare bambini, che potrebbero toccarle o giocarci e poi portare la mani alla bocca.

L’episodio lo racconta la proprietaria di Sebastian, Giulia: “Il gatto è uscito di casa al mattino e alle 14 era già in gravi condizioni, aveva dolori, tremava tutto ed era diventato aggressivo”. Una corsa dal veterinario, una vana lotta contro il tempo per salvarlo e poi la morte. A ucciderlo una polpetta di macinato e veleno anti lumaca. “Di quello a palline blu, che mescolato alla carne assume un sapore irresistibile per i gatti”. E’ stato lo stesso veterinario a dare l’allarme e avvertire la Polizia Provinciale, che in questi giorni si recherà nella zona per verificare che non vi siano altri bocconi che potrebbero uccidere altri animali.

“Vivo in campagna – racconta Giulia – ho altri quattro gatti e ci sono altre famiglie con animali. Che dire poi dei bambini che giocano all’aperto? Anche toccare questo veleno per loro può essere pericoloso”. Giulia, purtroppo, non è la prima volta che si è trovata a dover soccorrere un gatto avvelenato. “Dieci anni fa avevo 5 gatti: tutti e cinque furono uccisi. Avvelenati anche loro: li trovai a poca distanza da casa. Sono sconcertata, alla cattiveria non c’è veramente limite”.

Intanto un sopralluogo a Ottavo è stato fatto anche dai carabinieri che hanno detto ai residenti di segnalare qualsiasi movimento strano. L’esemplare è adesso è al Centro zooprofilassi per essere analizzato.

Pochi giorni fa altri episodi si sono verificati a Caldesi, tanto che l’amministrazione comunale di Castiglion Fiorentino ha espresso “la più profonda indignazione per azioni così riprovevoli di crudeltà gratuita” e ha ricordato che “La legge regionale toscana n. 39 del 16 agosto 2001, vieta l’utilizzo e la detenzione di esche e bocconi avvelenati e prevede sanzioni amministrative per chi contravvenga a questo divieto; il Codice penale inserisce tra i delitti contro il sentimento per gli animali, il comportamento di chi per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale o ne cagiona una lesione, punendo i responsabili con pene pecuniarie e detentive”.

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