Ricordiamoci che un cane resta un cane

Montecatini è una città a misura di cane, ma i proprietari devono imparare a trattarli nel modo giusto: rispettoso della loro natura e degli altri. Carlo Maria Mele è un cinofilo di lungo corso che conosce ed ama il più fedele amico dell’uomo.

Carlo Maria Mele, il cinofilo che conosce e ama il migliore amico dell’uomo

Carlo, lei che cosa fa nella vita?
Svolgo l’educazione e l’addestramento dei cani per i privati. Ci sono già tante scuole che fanno addestramento, ma preferisco aiutare i privati ad avere un cane “buon cittadino” anziché dare insegnamenti che alla fine non servono e possono complicare la vita cittadina. Mi spiego meglio: se qualcuno vuole l’addestramento di un cane per guardia/difesa, è meglio che vada a una scuola apposita per imparare come gestire il cane. Mi preoccupa che il privato non sia in grado di gestire un cane addestrato e che poi si possano creare problemi a livello cittadino. Non mancano gli articoli sui giornali in cui si raccontano grossolani errori.

Un errore grossolano:  bambinizzare il cane

Gli errori più comuni nell’ addestramento?
Dico sempre che è come dare una pistola senza sicura a un bambino, nel senso che il cane addestrato ma che non si sa gestire dopo è difficile da controllare in determinate occasioni, come quando si fanno entrare in famiglia parenti, amici, estranei lasciando il cane nella possibilità di nuocere. Questo accade molto spesso. Altri errori grossolani sono bambinizzare il cane, nel senso che oggi come oggi le persone si approcciano al cane come se fosse un bambino peloso. Questo causa al cane degli squilibri: abbiamo visto di recente un video su Tgcom in cui un tale fa i complimenti al cane e lo bacia sulla testa… si tratta di cose che a un cane non vanno fatte, ma le persone le fanno. Altro errore è trattare il cane come un essere umano, non dico di trattarlo “da cani”, ma tenerlo a dormire sul letto, oppure sul divano con noi, mangiare quasi a tavola con lui o fare colazione al bar col cane sulla seggiola e farlo mangiare al tavolino, sono comportamenti che squilibrano il cane nella sua etologia. Il cane è un predatore: continuiamo a dire che deriva da un predatore, per cui non ci possiamo approcciare come se fossero dei bambini.
E poi?
Usare le mani, approcciare il cane come se fosse un bambino, dargli pacche sulla testa… io e lei non ci conosciamo, ma se c’incontrassimo e le dessi una pacca sulla spalla dicendole: “Oh, che bravo sei!”, lei mi chiederebbe: “E quando abbiamo mangiato la pizza assieme?”.

Montecatini: città a misura di cane!

Com’è Montecatini? È una città a misura di cane?
Montecatini è piena di persone con i cani: diciamo che sicuramente è una città a misura di cane, ma i comportamenti sono sbagliati in senso generale e non si rispettano le normative vigenti e il buonsenso. C’è il parco pubblico con la pineta e le persone che corrono, fanno footing. Ci sono persone con i cani, spesso sciolti: anche un piccolo cane può ravvisare in chi corre una preda che scappa e potrebbe succedere qualcosa. I cani vanno portati al guinzaglio, punto. Quantomeno in ambiente cittadino:poi ci sono tantissime persone che in questo momento non hanno dei cani… non esiste il cane o la razza “cattiva”, ma il controllo e la condotta sbagliate dei loro proprietari. Parlo di cani forti, grandi, molossoidi,lupoidi, pastori tedeschi e così via. Questi vanno gestiti e tenuti al guinzaglio. Per esempio: alcuni cani grossi, tipo pitbull, se vedono un cane piccino gli vanno addosso. Se il cane è tenuto al guinzaglio non succede niente, ma se gli vanno addosso perché sono sciolti o nel parco pubblico, succedono problemi. Qualche tempo fa un cagnolino è stato ammazzato da due cani sciolti, liberi, presunti pitbull. La padrona, istintivamente, ha cercato di salvare il cagnolino prendendolo in braccio e si è beccata un morso.
Ma allora il cane è “cattivo”?
Il cane non è aggressivo: solo noi abbiamo la “coscienza etica”, sappiamo che cosa siano bene e male. Per il cane bene e male non esistono: è bene quel che finisce bene, male quel che finisce male per lui.
Che cosa serve allora?
Servono aree apposite per tenere i cani, diverse da quelle in cui giocano i bambini. Ma non perché i bambini non debbano giocare con i cani: ci sono momenti in cui magari uno vuole tenere il cane libero, sciolto, a socializzare con altre persone cinofile o cane munite, ed allora in quel contesto è meglio che non ci siano famigliole magari con bambini che possono avere paura dei cani. Questo dal punto di vista della sicurezza.
E anche da quello igienico, perché purtroppo la gente non raccoglie
le deiezioni. Questa è una cosa gravissima:bisogna insegnare alla gente a rispettare queste regole di convivenza civile.

I miei impegni sono sempre gli stessi:cercare di dare la possibilità alle persone di educarsi culturalmente in cinofilia.
Sarebbe una bellissima cosa se fosse fatta anche nelle scuole: ci ho provato, ma non si riesce.

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