MONFUMO. Un cane ogni tre persone. E’ il caso di Monfumo, sui colli asolani, poco meno di millequattrocento anime: e 467 cani. Secondi a pari merito sono la vicina Castelcucco (632 cani per 2.215 residenti) e Tarzo (1254 cani per 4.400 abitanti): entrambe un cane ogni tre persone e mezzo. Dopo di loro viene Cimadolmo con poco più di un cane ogni tre persone e mezza, e poi nell’ordine Volpago, Zenson, Codognè, Segusino, Mansuè, fino a Cison di Valmarino con un cane ogni 3,84 abitanti.Sono i dati in possesso dell’Anagrafe canina regionale, un registro voluto dal Ministero della Salute nel 1991 e tenuto da ciascuna Regione per contrastare il fenomeno del randagismo.Monfumo è dunque il paese «amico dei cani»: se ne possono vedere moltissimi anche solo facendo una breve passeggiata in paese, spesso liberi visto il contesto paesaggistico del paese sulle colline asolane. Ma il dato è talmente impressionante da lasciare di stucco anche il sindaco, Luciano Ferrari, che non immaginava ce ne fossero così tanti. Anche l’elevatissimo numero di cacciatori contribuisce: di solito questi ne hanno sei o di più fra quelli che servono loro nelle battute di caccia e quelli da compagnia. E’ interessante notare come tutti e tre questi Comuni fanno parte della Pedemontana, e questo fatto ha sicuramente una pesante influenza. Il sindaco di Tarzo, Gianangelo Bof, lo dice chiaramente: «Il nostro è un Comune poco popolato ma estremamente vasto, e questo favorisce la possibilità di tenere un cane e lasciarlo anche libero». Oltre ad avere un valore come antifurto a buon mercato («Ho anch’io un ferocissimo chihuahua» scherza Bof), i cani hanno anche un effetto benefico sugli anziani. Cosa da non disprezzare, visto che Tarzo risulta il Comune più vecchio della Marca: «I cani non ci creano problemi, a differenza di qualche loro padrone. Sicuramente incidono anche i cacciatori, che da noi però sono in calo» conclude.Una situazione simile è quella che si riscontra a Castelcucco, Comune in cui invece il numero di cacciatori si mantiene alto, come a Monfumo. Il sindaco, Adriano Torresan, non si mostra più di tanto sorpreso: «Pensavo che nel mio Comune ce ne fossero di più, se devo essere sincero» dichiara. «Quasi ogni famiglia ha un cane, e tutti dimostrano un’attenzione particolare nei confronti degli animali». Tra gli elementi che favoriscono la diffusione del miglior amico dell’uomo i sindaci citano soprattutto le scelte urbanistiche attuate nel corso degli anni. «E’ stata una scelta per le famiglie» continua il sindaco Torresan, «che ha garantito anche un ampio spazio agli animali». Sempre secondo l’Anagrafe canina in termini assoluti vince Treviso con 9185 cani (su 83.731 abitanti),seguita da Montebelluna (5527), Castelfranco (5126), Mogliano (4272), Conegliano (4230), Paese (3747), Vedelago (3647), Villorba (3297), Oderzo (3220) e Volpago (2801), fino all’ultimo Comune della provincia, Portobuffolè, ultimo anche per popolazione canina: appena 164 su 755 abitanti.

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