PIOMBINO. Notizia non comune. In Toscana, al momento, c’è solo una realtà che sta operando in questa direzione nata all’Avis di Montecatini mentre si sta muovendo anche il gruppo di Livorno per cani donatori di sangue. Promotori l’Avis come soggetto “professionale” e l’Enpa di Piombino, impegnata nel mondo dei futuri diretti interessati: i cani. L’Avis con il presidente della sezione comunale Enzo Gilardetti e l’Enpa con Paolo Menicagli (tesoriere nel consiglio direttivo) hanno illustrato l’iniziativa nella sede Avis di via della Repubblca.
Primo obiettivo, l’anagrafe di cani volontari che potranno aiutare in caso di bisogno i loro simili. Della partita pure il dipartimento di scienze veterinarie dell’università di Pisa come soggetto scientifico. Così, anche anche i cani, quando sarà necessario potranno contare quindi su una solidarietà a quattro zampe.
Casi di donazione necessaria. I motivi possono essere i più divers e non sono poi pochi. Qualche esempio: trasfusioni necessarie (come per le persone) in caso di operazioni chirurgiche, ferite in incidenti stradali e investimenti, feriti durante l’attività venatoria (basta pensare alla cacciate al cinghiale in tutta la Val di Cornia ). Primo referente è la clinica veterinaria di Pisa. Quando l’anagrafe dei donatori canini sarà pronta si potrà intervenire su scala locale. Naturalmente programmazione, organizzazione e le specifiche procedure saranno definite a operazione raccolta di cani volontari conclusa. Anche se potrà proseguire nel tempo.
Come fare. L’iscrizione del cane alla lista donatori è completamente gratuita, non occore essere iscritti o iscriversi all’Avis ed all’Enpa (anche se sarà possibile). «Sul piano scientifico – spiegano Gilardetti e Menicagli – la figura di un cane donatore può sembrare anche un po’ strana e magari anche buffa. Però i casi di necessità per salvare un altro soggetto non sono pochi».

Un solo gruppo. Prima di tutto , una realtà importante sul piano scientifico: i cani hanno tutti lo stesso gruppo sanguigno. Non sarà quindi come nel caso degli interventi sulle persone indicare uno specifico gruppo. Non ci sarà distinzione di razza canina. Quindi potranno donare cani di razza e meticci. Naturalmente (ma è bene precisare anche se può sembrare ovvio) che il sangue dei cani donatori si potrà impiegare soltanto sul soggetto cane così come viceversa (uomo-cane). «Un’iniziativa di solidarietà in senso lato – si sottolinea – non costa nulla, necessario solo crederci e la voglia di collaborare. I cani donatori creranno una specifica banca del sangue alla quale attingere in ogni caso di bisogno per altri cani». Porta aperta per i padroni volontari all’Avis come ente in primo piano specifico così come all’Enpa associazione attrezzata anche per il trasporto con mezzi adeguati (attualmente sono due).

Banca del sague. Ora, per creare questa banca del sangue canino, ci vuole l’impegno proprietari degli animali, grazie a sensibilità e solidarietà. «I cani non possono esprimere la loro vololontà, ma non si tirerebbero indietro ne siamo sicuri» concludono i promotori. Per informazioni, ma anche per iscriversi e collaborare così con Avis ed Enpa in questa sinergia,
ci si può rivolgere alle due associazioni: Avis sede in via della Repubblica 48, orario di ufficio dalle 8 alle 12,30 (telefono 0565/22.27.51). Oppure all’Enpa telefono 366/27.48.416. I cani che ne potrebbero avere bisogno in futuro (ma anche i loro padroni) ringraziano.
 

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