FERMO – I padroni, due giovani fermani: “Ce lo ha portato la mamma gatta. E abbiamo subito capito che Zenzero era diverso da tutti gli altri gatti. Abbiamo iniziato a cercare informazioni, su gruppi specifici e su internet. E gli specialisti ci hanno detto che si tratta di un Lycoi, un gatto rarissimo che, negli atteggiamenti, è molto più simile a un cane. Ora cerchiamo una femmina Lycoi. Chi può aiutarci ci contatti alla mail [email protected]

di Giorgio Fedeli

Un musetto dolcissimo, occhi enormi e dorati, orecchie simpaticamente sproporzionate. E quei peli, rarissimi, sul corpo che lasciano intravedere le pieghe della pelle. A trovarselo davanti viene voglia di prenderlo e riempirlo d’affetto. Ma con la dolcezza va di pari passo la curiosità. Quel gattino nato a Fermo ha qualcosa di diverso da tutti gli altri, anche dai “fratellini” della cucciolata e dalla mamma nonostante mamma gatta, nel distribuire il suo amore, non fa affatto distinzioni.

Eppure c’è molto di diverso in quel gattino rispetto ai “familiari” e ai gatti a cui tutti siamo, più o meno, abituati. Il sospetto, infatti, molto più che fondato a dire la verità, è che si tratti di un Lycoi, tipologia rarissima di gatti nati da una mutazione genetica naturale dal gatto domestico a pelo corto. Nulla a che vedere, però, per gli specialisti e gli appassionati, con gli Sphynx. E a dargli i natali è stata proprio la città di Fermo. E ora è tra le premurose braccia di due giovani fermani, quelli che lo hanno trovato. O meglio, ai quali è stato consegnato. “Eh sì – racconta la ragazza che se ne sta occupando – siamo fermani. Il mio compagno ha un bar in città. E da anni una gatta selvatica, quando non riesce più a gestire i suoi cuccioli, li porta da lui. Da anni ci prendiamo cura dei suoi gattini. Poi un bel giorno è arrivata con quel piccolo. Era così strano. Lo abbiamo subito chiamato Zenzero. Poi ci siamo messi a fare delle ricerche. In Italia abbiamo acquisito pochissime informazioni. Anzi, molti veterinari nemmeno sapevano darci una risposta sulla razza. A quel punto abbiamo iniziato a cercare informazioni anche all’estero, da cliniche specializzate, da Israele agli Usa, con famosi allevatori statunitensi, alla Francia. E proprio dalla Francia, una clinica che si occupa del dna degli animali, ci ha chiesto un tampone per degli studi. Non potremmo avere i risultati ma ci hanno detto che al 99,9% si tratta di un Lycoi. Ed ha un gene recessivo essendo nato da due gatti diciamo “normali”. Ma ad oggi, per scoprirlo, c’è un solo modo: farlo avvicinare da una gattina Lycoi. Se ne nascono dei Lycoi significa che anche Zenzero lo è. Questi gatti sono rarissimi, in Italia ce ne dovrebbero essere solo tre, poche decine in tutto il mondo. Ma di “puri” come Zenzero, ossia nati naturalmente, dovrebbero essere 14 o 15 al mondo. L’ultimo è stato trovato in Africa. Gatto, sì. Ma Lycoi è azzeccatissimo. Sì perché ha tutti gli atteggiamenti di un cane, di un piccolo lupo mannaro. E’ ingestibile, non sta fermo un secondo. Affettuoso con noi anche se raramente si fa prendere. E poi ha quella caratteristica singolarissima: cambia continuamente il pelo. C’è una signora francese che mi chiama ogni giorno per averlo. Mi chiamano da mezza Europa per venirlo a prendere. Ma a me piacerebbe tanto che rimanesse in Italia”. Un gatto-lupo dunque dall’enorme valore scientifico, e in parte anche economico, che scorrazza in un appartamento di Fermo tra l’affetto dei suoi padroni che, però, cercano informazioni: “Ci piacerebbe avere altre informazioni sul nostro Zenzero e magari trovare anche una femmina per dissipare ogni dubbio sulla sua natura Lycoi. Per questi motivi possiamo essere contattati alla mail [email protected]”.

Zenzero, il gattino Lycoi nato a Fermo

Uno del “fratelli” di Zenzero

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