Su richiesta dell’Agenzia Europea dei Medicinali, la FVE propone un sondaggio per conoscere la situazione nel nostro Paese.
I prodotti antielmintici negli animali da reddito conoscono una difformità di utilizzo, disponibilità ed efficacia nei vari Stati dell’Unione Europea. Per conoscere la situazione nazionale, fra cui quella italiana, la FVE ha lanciato un survey di 12 domande.

Lo scenario– L’esigenza di approfondimenti è stata espressa dall’EMA (European Medicine Agency) alla quale saranno trasferiti i risultati della consultazione veterinaria promossa dalla Federazione dei Veterinari Europei. Sugli antielmintici, l’EMA sta conducendo studi scientifici ed è in preparazione un reflection paper basato su raccomandazioni del Comitato Veterinario Europeo che incoraggia- fra le altre azioni- i Medici Veterinari a segnalare la mancata efficacia di questi prodotti, anche negli animali da compagnia.
Sull’ipotesi di escludere l’obbligo di prescrizione veterinaria – a determinate condizioni di sicurezza per la salute pubblica e animale previste anche dal nuovo Regolamento europeo dei Farmaci Veterinari- la FVE si è già espressa negativamente. In alcuni Paesi Europei, non è previsto l’obbligo di ricetta veterinaria. Le autorità regolatorie europee stanno anche prendendo in considerazione il problema della resistenza a questi trattamenti e delle possibili alternative.

Le domande del survey- Il sondaggio FVE – oltre a richiedere il Paese di appartenenza e il settore professionale d’esercizio- sono focalizzate sulla disponibilità di prodotti antielmintici sul mercato per i trattamenti nelle principali specie d’allevamento (bovini, suini, equini, pollame, ecc), sul regime di dispensazione (se solo su prescrizione medico veterinaria) e sulla qualità delle informazioni contenute nei foglietti illustrativi ( adeguate e sufficienti in fatto di dosaggio, specie, indicazioni di trattamento, ecc.).

Altre domande si basano sulla prassi professionale in fatto di impiego off-label degli antielmintici per riuscire a trattare in modo appropriato gli animali (es. variazioni rispetto al dosaggio o alle indicazioni d’impiego, su specie diversa da quella utilizzata, ecc.); sull’efficacia riscontrata nei casi di utilizzo attenendosi al foglietto illustrativo; sulla segnalazione di farmacovigilanza in caso di inefficacia; sul ricorso a test diagnostici prima del trattamento con antielmintici. Infine, la FVE invita i Medici Veterinari a far sapere se vi siano malattie parassitarie per le quali non è disponibile un prodotto antielmintico adatto nel loro Paese e se siano disponibili vaccini  (autologhi compresi)

La compilazione del questionario richiede pochi minuti. SIVAR incoraggia i Colleghi italiani a dare il loro apporto.

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