Gli occhi magnetici di Kim Novak e quelli altrettanto ammalianti del suo gatto Cagliostro, nel celebre “Una strega in paradiso”, sono l’immagine del 35° Torino Film festival, in programma dal 24 novembre al 2 dicembre. Complice la passione per i felini della direttrice Emanuela Martini, “gattara” per sua stessa ammissione, complice la mostra alla Mole “Bestiale!” dedicata alle star del cinema del regno animale (che prosegue fino all’8 gennaio), anche al Tff dilagano gli amici a quattro zampe con una sezione ad hoc.

Che si aprirà appunto con “Una strega in paradiso” (“Bell, Book and Candle”) di Richard Quine, 1958, e proseguirà con “Il gatto milionario” (“Rhubarb”, 1951), commedia demenziale di Arthur Lubin dove il gatto Orangey, quello di “Colazione da Tiffany”, eredita dall’affezionato padrone una fortuna e una squadra di baseball; “Alice nel Paese delle meraviglie” del 1951, targato Disney, con la presenza surreale e dispettosa dello Stregatto a strisce rosa e fucsia; “L’ombra del gatto” di John Gilling (1961), piccolo maestro dell’horror britannico, nel quale una placida soriana si trasforma in spietata vendicatrice dopo aver assistito all’assassinio della sua padrona; “Black Cat”, thriller psicologico dell’81 di Lucio Fulci ispirato a Poe e al suo felino minaccioso; “Chat écoutant la musique” (1990), dove Chris Marker riprende Guillaume-en-Égypte, uno dei suoi amatissimi gatti, mentre ascolta assorto “Pajaro triste” di Federico Mompou. In attesa di altre anticipazioni del programma, è noto che il  35° Tff dedicherà un omaggio a Brian De Palma, regista di culto di film come “Vestito per uccidere”, “Scarface”, “Gli intoccabili”, con la retrospettiva completa di tutti i suoi film, a cura di Emanuela Martini. 
di CLARA CAROLI

05 ottobre 2017
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