Il 17 febbraio in Italia si celebra la giornata del gatto, l’animale diventato suo malgrado il simbolo dei fenomeni virali in rete. Felini, mici, gattini sono ormai indiscussi protagonisti di meme e gif, surclassando, in successo sui social network, qualunque altra specie animale. Un fenomeno che è iniziato all’alba di Internet, grazie a una bufala che ebbe un successo inaspettato.

La bufala dei gatti in bottiglia – I Bonsai Kitten sono tra i primi gatti diffusi in rete. Nei primi anni del 2000, in una rete che non conosceva ancora i social network ma dove le fake news iniziavano già a girare, ebbe particolare eco la bufala dei cosidetti gattini in bottiglia. Un falso sito, creato per scherzo da alcuni studenti del MIT, denunciava come in Giappone venissero allevati gatti costretti a vivere in bottiglia. La notizia era ovviamente falsa, ma furono in molti a prenderla sul serio e gli appelli contro i gatti in bottiglia hanno continuato a girare per anni, anche dopo che il sito originale era già stato chiuso.

Un gatto alle tastiere – Meno cruento è invece il successo di Keyboard Cat, un gatto diventato virale per la sua performance sulle tastiere. Si tratta di un vecchio video amatoriale degli anni ’80 di un gatto che “suona” le tastiere. Nel 2009 il 22enne Brad O’Farrell di New York lo carica in rete dove diventa in breve tempo un fenomeno virale, usato, remixato e rimontato all’interno di altri filmati. Il protagonista del video si chiamava Fatso e non ha mai potuto assistere al suo successo: è passato a miglior vita nel 1987.

Il video originale di Keyboard cat

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Il fenomeno delle LOLcats – C’è anche chi ha trasformato la viralità dei gatti in rete in un business. Nel 2007 Eric Nakagawa e Kari Unesbami hanno lanciato il fenomeno “I Can Has Cheez Burger”. I due giapponesi si sono imbattuti nell’immagine di un gatto che chiedeva, con una scritta strampalata, un cheesburger. Hanno colto la palla al balzo, registrato il dominio e sono diventanti i maggiori divulgatori di LOLcats, immagini che associano gatti in posizioni particolarmente buffe a scritte in un inglese spesso sgrammaticato create in prevalenza dagli utenti di 4chan. Sei mesi dopo il sito è stato venduto per circa 2 milioni di dollari, dando vita anche ad una trasmissione televisiva. 

Un gatto imbronciato – Nel mare infinito di LOLcat che girano in rete alcuni felini sono riusciti ad emergere. Un posto d’onore lo merita Tardar Sauce, un gatto che, a causa della sua espressione, si è guadagnato il sopranome di Grumpy Cat, il gatto imbronciato. Un successo nato dalle pagine di Facebook e Reddit e che ora è diventato un sito, un fenomeno virale sui social, un libro, rischiando di diventare anche un film.

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